Modelli di Smart City. La Castelbuono che verrà sarà innovazione: progettare, innovare, risolvere
(Riceviamo e pubblichiamo) – In un incontro organizzato dalla Costituente e da Patto per Castelbuono lo scorso 6 marzo a Castelbuono, presso il Centro Sud, si è discusso di come, nel futuro prossimo, il paese potrebbe essere riprogettato nell’ottica dell’innovazione: diventerebbe un centro sulle Madonie con le sue peculiarità ben precise, un passato ed una storia importante, tendendo al contempo ad una funzionalità al passo dei tempi.
Ha aperto e moderato i lavori l’ing. Domenico Prisinzano, che ha anche mostrato il possibile scenario di risparmio, in termini economici ed ecologici, per Castelbuono, se solo si realizzasse un impianto di illuminazione a led. Su tale innovazione per le città è intervenuto anche l’ing. Vincenzo Di Dio dell’Università di Palermo, che ha mostrato progetti già realizzati nella città, scendendo nei particolari dei “pali intelligenti” di illuminazione. Il palo è in realtà un sistema in grado non solo di illuminare a risparmio energetico, ma di video-sorvegliare, rilevare l’inquinamento atmosferico, caricare le batterie dei veicoli elettrici ed essere porta di accesso wi-fi.
Di Piano nazionale di ripresa, fondi PNRR, tempi di progettazione e preventiva visione progettuale, transizione digitale al servizio della città, ha parlato l’ing. Salvatore Abbate, al cui intervento è seguita la condivisione di modelli reali di Smart Cities nel mondo, proposti dall’ing. arch. Tullio Polisi, che ha portato all’attenzione del pubblico recenti soluzioni innovative applicate in Spagna, a Barcellona, quali l’illuminazione intelligente e l’ottenimento di acqua dalla condensa atmosferica, per una crescita sostenibile, qualità della vita e risparmio di risorse. A seguire, l’ing. arch. Andrea D’Amoreha ben sottolineato l’importanza di coniugare l’efficienza della tecnologia innovativa e veloce con le peculiarità delle Madonie e di Castelbuono. Non c’è nulla da inventare in pratica, ma solo da innovare, senza dimenticare la storia del paese. I tre giovani professionisti, con parole e ragionamenti concreti, hanno comunicato un grande messaggio: i processi sono possibili, per questo territorio ci sono davvero grandi possibilità, ma bisogna operare con etica e visione.
L’intervento dell’ing. Paolo Cicero ha spostato l’asse sulla problematica cogente dell’acqua nel nostro territorio (questo autunno più volte è stata erogata nelle rete cittadina acqua torbida). La soluzione del problema esiste. Si può intervenire con la tecnologia intelligente, da applicare anche al controllo dei boschi ed alla prevenzione degli incendi.
La tematica dei rifiuti, della percentuale ancora non adeguata della raccolta differenziata e la sua qualità non ottimale, è stata invece affrontata dal prof. Gioacchino Cannizzaro, che ha sollevato anche i suoi dubbi sulla recente scelta amministrativa locale circa l’acquisto dell’impianto dismesso di Cassanisa. L’altra faccia della medaglia esiste anche in questo caso, in diverse realtà italiane, come presso l’impianto di Tivoli, del cui rendimento – al passo di Smart City – ha parlato il suo amministratore, l’ing. Francesco Girardi in video collegamento.
Progettare una Castelbuono in quest’ottica, in grado di offrire servizi all’avanguardia prima di tutto ai residenti, ma anche a coloro che oggi vivono fuori dalla Sicilia e volessero farvi ritorno, o a persone che volessero riscattarsi dalla turbolenza delle città per contesti più a misura d’uomo, in cui trovare vero benessere: questo ha detto in chiusura la candidata Sindaco, prof. Anna Maria Cangelosi, sottolineando con forza che ai progetti all’avanguardia, alla celerità, al buon uso dei fondi e all’oculatezza nell’indirizzamento dei soldi pubblici, vanno affiancate tanta e decisa cittadinanza attiva, collaborazione reciproca e professionalità, il tutto su un prerequisito da cui non prescindere, ovvero il voto libero da schemi e condizionamenti.
La Costituente per la Castelbuono di domani
Di seguito i link per vedere gli interventi:
• Introduzione https://youtu.be/6TEVvEIOrOk
• Ing. Salvatore Abbate (Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la transizione digitale al servizio della città) https://youtu.be/0Uc9hBFSJlU
• Ing. Tullio Polisi (Modelli di Smart Cities nel mondo) https://youtu.be/flBcmw_7DRo
• Ing. Andrea D’Amore (Modelli di Smart Cities nel mondo) https://youtu.be/Sz2490U5MIE
• Ing. Paolo Cicero (La gestione intelligente dell’acqua e del patrimonio boschivo) https://youtu.be/IXg4fiL3AWE
• Prof. Gioacchino Cannizzaro (Rifiuti: stato di fatto a Castelbuono) https://youtu.be/B1TCcqvbfa0
• Ing. Francesco Girardi (L’Innovazione in tema di gestione dei rifiuti) https://youtu.be/YlXiWjwe0Hw
• Ing. Vincenzo Di Dio (Illuminazione pubblica: risparmio energetico e gestione innovativa ottimale) https://youtu.be/JlwUFkliAmk
• Ing. Domenico Prisinzano (Illuminazione pubblica: situazione attuale a Castelbuono) https://youtu.be/2WMIe1py-oU
• Anna Maria Cangelosi – Candidato Sindaco della Costituente per la Castelbuono di domani e di Patto per Castelbuono https://youtu.be/C3wZxe-jxGA
Il guaio è che durante la campagna elettorale di tutto quello che ti dicono, alla fine non si realizza un bel niente.
Una nota canzone della grande Mina, diceva: Parole, Parole, Parole…
Lei forse è deluso dall Amministrazione uscente. Chi può biasimarla la capisco
Caro Francesco, la mia riflessione non rappresenta
né un giudizio né una delusione su questa Amministrazione né su quelle che l’hanno precedute. Il mio è una constatazione data dalla realtà che durante la campagna elettorale da parte di qualsiasi colore politico, si prospettano tantissime cose accattivanti ma che nel maggiore dei casi, sono solo progetti non realizzabili per vari e svariati motivi, ma servono, esclusivamente, per buttare fumo negli occhi degli, ingenui, elettori.
Io ci andrei molto piano con la “smart city”. Siamo a Castelbuono e non in Corea del Nord.
È certamente possibile attuare una rivoluzione ecologica che porterà al riconoscimento di finanziamenti dall’Europa. Castelbuono ha finalmente una speranza di transizione ecologica che può portare solo risparmi alle bollette Energetiche comunali, riduzione degli sprechi amministrativi, riduzione di costi di trasporto dei rifiuti dando incentivi derivanti da questi risparmi ai cittadini che saranno più partecipi alle iniziative. Il comune può finalmente essere gestito da persone perbene,preparate e dunque le sole in grado di fare di Castelbuono una vera cittadina modello.
“che porterà al riconoscimento di finanziamenti dall’Europa…” E’ questo il problema, che cerchiamo soldi da qualcuno. Personalmente ritengo che si mette sempre l’asino dal lato sbagliato. Lo spopolamento del comune deriva da asfissia economica e dal fatto che il tipo di offerta di lavoro che la vision degli ultimi lustri ha prodotto era incentrata su accoglienza turistica “enogastronica”. potrete essere smart e biocompatibili (cosa che dubito) ma sarà inesorabilmente in paese di anziani con solo una parte dei giovani rimasti, quelli che hanno offerta di lavoro (e aspettative personali) compatibili con la domanda di lavoro. Penso che tra venti anni (2042) Castelbuono sarà un centro di circa cinquemila abitanti, smart o meno, con gran quantità di immobili vuoti
“Ma per fare rinascere il nostro paese, con tutto il rispetto per il cittadino comune, c’è bisogno delle persone che ci guidino, in questo processo importante che è un bivio!”
L’attuale sindaco sul mettersi a livello del cittadino comune ci ha vinto la campagna elettorale! Attenti che ed a ergersi ad élite non si vince di certo!