Nessun contributo dal Comune né dalla Regione: la Funghi Fest non si farà
L’Associazione Promomadonie-Sicilia comunica che alla data odierna per la manifestazione di rilevanza regionale 8° Edizione FUNGHI FEST”, già pubblicizzata e prevista dal 24 al 26 ottobre 2014, non è pervenuta alcuna notizia di contributi necessari alla realizzazione dell’Evento né da parte del Comune di Castelbuono né da parte degli Assessorati Regionali. Pertanto non ci sono le condizioni per poter realizzare la suddetta manifestazione.
Il Presidente
Jhonny Lagrua
Ma si finiamola con queste manifestazioni , storniamo i soldi per il sociale e famiglie disagiate Castelbuonesi . Non curiamo solo i forestieri mentre i Castelbuonesi devono pagare solo tasse molte salate. Diciamo anche che questi visitatori portono poco e niente , si portano tutto da casa panini e bevande e lasciano solo sporcizzia e pipi…..Se la vogliono fare la facciano con i loro soldi e non profit , sono capaci ? , anni passati non si pagava il piatto e le arie espositive , Allora !!!!. Aggiungo anche ma dove sono i funghi con questo tempo , maaaa…..per i solo interessati buongustai , vadano al ristorante e nelle pizzerie , almeno lavora il paesano e la ristorazione vera , cosi si valorizza il turismo vero . Azzz ci vuole tanto . Ma finitela pensate al paese e non ai vostri interessi spiccioli di bottega ….
Castelbuono ne farà volentieri a meno!!!!!!!
Ce ne faremo una ragione!!!!
Gli addolorati organizzatori ricevono amici e conoscenti in via s.anna a castelbuono
Sono d’accordissimo su tutto,ma su una cosa no:perchè vi nascondete dietro i nomi fasulli e non avete il coraggio di dire le cose mettendo il vostro vero nome??? mi sembrate come i vari …Pulcinella che hanno bisogno della maschera per dire quello che pensano!!!
Sembra che al posto della Funghi Fest Comune e Regione vogliano istituire la “Cinghia Fest”. Dato che i cinghia-suidi hanno fagocitato qualsiasi traccia di funghi, alla “Cinghia Fest” potremmo assaggiare un succulento piatto unico di carne suina al gusto di funghi. Ma per fare la festa….Comune e Regione dovrebbero prima far fare la festa ai maledetti chinghia-suidi!
Caro signor Morici,anziche´di istituire la “Cinghia Fest” hanno deciso di stringere “la cinghia”
Ma il proverbio non parlava di prendere due piccioni con una fava ?
Riguardo le feste poi ….
Mi dispiace molto che sia saltata la manifestazione, qualsiasi movimento si crea in paese è sicuramente positivo affinchè Castelbuono non diventi un paese dormitorio. Per quelli che criticano tutti e tutto avete perso un’altra occasione per non sparare c…..e. Provate a prenotare un posto per dormire per quelle date, vi posso assicurare che è già tutto esaurito e poi fatelo dire ai ristoratori o a commercianti se si crea economia.Il fatto è che voi non siete capaci di organizzare niente e pensate che chi organizza tragga chissà quali profitti .Buon lavoro a chi è capace e sopratutto a chi ha voglia di organizzare.
Sandro condivido in pieno quanto evidenziato inserendo parecchi regional suidi
Forse e il caso finalmente di fare diventare un evento negativo come i cinghiali che stanno distruggendo il territorio Di tutte le Madonie ,in una grande risorsa per Castelbuono .
Istutuendo l’abbuffata del Cinghiale
una grande sagra popolare che dura un intero fine settimana tutta a base di cinghiale.
Sarebbe una grande e bellissima manifestazione a pagamento.
Se condividete questa idea date un segno di apprezzamento.
Sul blog qualcuno “spara” sentenze senza capire il pensiero di altri (spesso ironico)e soprattutto perdendo di vista il tema da commentare, che nel nostro caso è: “Nessun contributo dal Comune nè dalla Regione…”. Quindi, se “critica” va rivolta…che sia rivolta a Comune e Regione e non a ignoti “quelli che…”.
Miope chi pensa che le sagre siano inutili. Provate a chiederlo ai ristotatori, a tutti i ragazzi che fanno gli “extra”, ai baristi ed ai proprietari di B&B. Chiedetelo al Museo Civico, quanti biglietti staccano in piu’ in quei giorni (che poi e’ il vero termometro delle presenze). Tutte le manifestazioni sono importanti per l’economia del paese, se riescono a portare gente. Poco importa se siano di qualita’ come Ypsigrok o si faccia la sagra del finocchietto selvatico. Sono i numeri, le presenze, quello che conta. Qualcuno ha mai contato quante presenze fa registrare il Giro Podistico, ad esempio? Pochissime. Chiediamo sempre al “termometro” della biglietteria del Museo Civico se il 26 luglio registra un incremento delle presenze rispetto agli altri giorni della festa di S. Anna. Credo proprio di no. Propongo di rapportare i contributi pubblici alle manifestazioni in base al numero di presenze. Una manifestazione porta gente? Bene, allora te la finanzio. Ti porta poche persone? Ti do meno soldi. Ne porta pochissime? Non ti do niente. Gli strumenti per misurare le presenze ci sono. Avete contato mai gli autobus parcheggiati per l’infiorata (tanto criticata), ad esempio? Svegliatevi, datevi una mossa. Dobbiamo solo ringraziare, tutti, coloro che organizzano qualcosa. Tutto cio’ che c’e’ di buono in paese viene organizzato da semplici Cittadini (con la C maiuscola) di buona volonta’ Le amministrazioni sono state sempre assenti, limitandosi ad erogare solamente dei contributi. Se adesso vengono a mancare questi ultimi, siamo veramente perduti. Per onore del vero, voglio ricordare infine, l’unica manifestazione ideata da un amministratore negli ultimi decenni: “Castelbuono e’ una Favola”.
Impegnamoci tutti allora che Castelbuono rimanga per sempre una favola senza fare commenti strerili e privi di qualsiasi logica. Pressiamo invece le istituzioni per continuare a finanziare le manifestazioni che portano lavoro alle attivita’ castelbuonesi, ne trarremo giovamento tutti.
Sono Antonio, mia mamma e` di Castelbuono e spesso torno volentieri. Attualmente vivo a Lentini (SR) citta` che definisco dormitorio perche` si organizza poco o niente per promuoverlo e molte cose sono lasciate al loro destino… Sono Stato a Caccamo il 12 ottobre per la sagra della salsiccia, ed il Paese era pieno stracolmo con gente che comprava anche altre cose e visitava i monumenti, questo e` un esempio. Quindi sono a favore per sagre e tutto cio` che serve a promuovere il Castelbuono.C’e` gente che viene per le sagre e spesso ritorna anche in altre occasioni o in estate per villeggiare una o 2 settimane perche` si e` trovato bene ed il paese e` stato accogliente.Dovunque vado ci sono persone che se gli dico di Castelbuono me parlano bene e sono rimaste entusiaste dei monumenti della vitalita` del paese. Cerchiamo di trattare bene la nostra cittadina e valorizzarne i pregi e fare critiche costruttive per migliorare cio` che ci fa storcere il naso… Altrimenti se l’abbandoniamo a se stesso sara` un lento declino.
Ciao Antonio hai proprio ragione…io ho comprato casa a lentini da circa 2 anni e mi sono accorto che è un paese morto soprattutto la sera. Si organizza davvero poco. Per tener vivo un paese bisogna darsi da fare anche se i soldi dovrebbero cadere dal cielo…
Io comunque penso e spero che sia una provocazione in quanto è da settimane che si sente dire in giro, da organizzatori e non, che per quel fine settimana non si trova una camera manco a cercarla con la lanterna, per cui dubito che si possa far saltare la manifestazione senza minimamente preoccuparsi del danno che si creerebbe a tutta Castelbuono, danno sia economico che di immagine!!!
è ormai una consuetudine affidare a questo o quell’altro blog, pagina facebook e quant’altro il proprio pensiero senza dare, come invece sarebbe corretto fare, tutte le notizie necessarie a far comprendere a chi legge cosa è accaduto.
Non è infatti la prima volta che organizzatori di sagre ed altro si lamentino della impossibilità di ottenere un contributo pubblico.
In una situazione spiacevole come quella attuale, quotidianamente ricordata dalla stampa, dove mancano persino i soldi per la sanità è sciocco trovare un alibi nelle amministrazioni.
se i vari organizzatori sono sicuri della riuscita, e non c’è motivo di non crederlo, possono anche cercare sponsor (i quali trarranno indubbiamente vantaggio dalla manifestazione) e non pesare invece sulle anemiche casse pubbliche.
Cè gente che muore di fame e pensano a fare le sagre, cercando contributi dal comune, ma smettiamola!!!!
Oggi gli italiani hanno pagato la TASI. Credo che basti. Purtroppo solo per ora.
“quannu a gnuranza si cummina cu pitittu”
siamo cresciuti in un paese con il sogno del turismo un turismo che non fosse quello apocalittico dei famosi 15 giorni di agosto un turismo che sommato alle altre peculiarità(la montagna, il bosco,la manna,u passiu il buonvivere etc.):eravamo invidiati da tutte le comunità delle Madonie.
Cari signori se mamma Regione e papà Comune non hanno più un’euro per queste manifestazioni o sagre, perché non intervengono le categorie più direttamente interessate commercianti,ristoratori,albergatori,operatori agrituristici proprietari di bed breakfast insieme ad un sano tiket da far pagare a chi vuole prendere parte alla sagra, credo che si possa fare, senza tante polemiche.
“Al piano vada chi vuole noi rimaniamo in montagna.”
Ci siamo già dimenticato di chi come A.M Fina,Giovanni Lupo mitico direttore del Bancarello,Toto Mazzola,ci à trasmesso questo sogno .Ma questa e un’altra storia anzi preistoria.