Nessuno tocchi Caino ma non vogliamo altri Abele: un comizio listato a lutto

Ieri sera Mario Cicero, candidato a Sindaco per il movimento “Democratici per Castelbuono”, ha chiuso la campagna elettorale in una delle due piazze “pulsanti” del vivace paese delle Madonie. E lo ha fatto, a nome di tutto il Movimento, con il simbolo listato a lutto. Perché in questi giorni sembra voglia morire l’impegno e lo slancio per abbattere, o almeno contenere, il fenomeno mafioso.
E i segnali di questa deriva “incivile” sono tanti, come ha ricordato Mario, e inquietanti. Il rinvio della Corte di Cassazione al tribunale di sorveglianza di Bologna della decisione dei giudici bolognesi sulla richiesta di scarcerazione per gravi motivi di salute di Totò Riina è solo l’ultimo episodio di una politica nazionale che suona le fanfare per il 25imo anniversario delle stragi “Falcone-Borsellino” e delle loro scorte, mentre è approdato in Commissione Affari Costituzionali della Camera un emendamento della riforma della Pubblica Amministrazione, voluto dal Partito Democratico, che conferisce al Governo il diritto di rivedere tutta la disciplina relativa alle forze di polizia, a partire dal reclutamento e fino agli scatti di anzianità e le cosiddette progressioni di carriera per gradi: come se le forze dell’ordine fossero dei docenti delle scuole statali.
Ed è solo dello scorso ottobre il clamoroso “sciopero” delle Forze dell’Ordine che denunciano come “Ancora in strada a 47 anni di corsa dietro a ladri, assassini e malavitosi: è la realtà delle Forze dell’Ordine in Italia, 300mila agenti, 45mila unità in meno di quelle che sarebbero necessarie” (scrive il giornalista Alberto Berlini). Come se non bastasse, anche il sistema delle carceri non regge più, sono state eliminate, per mancanza di organico, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta di tutte le carceri italiane e sono state smantellate le politiche di sicurezza, per non parlare della fatiscenza e del sovraffollamento di molte strutture penitenziarie (come instancabilmente ci ricorda il Partito Radicale). Per non parlare – ma per fortuna Mario Cicero ne ha parlato in molte occasioni – delle “agromafie”, che Gian Carlo Caselli presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare) delinea con amarezza: “come è sempre stato nella natura delle organizzazioni mafiose che si sono spostate lì dove si concentrava la ricchezza – ha detto – perché il segreto di queste grandi organizzazioni criminali è la capacità di adattarsi. Quindi, se da una parte si allentano le tradizionali intimidazioni eclatanti ed evidenti, dall’altro aumenta il dominio e il controllo economico. Questa evoluzione criminale deve essere contrastata da quella non solo giudiziaria ma legislativa”.
Ieri sera, quindi, i Democratici per Castelbuono, hanno voluto prendere le distanze dalla superficialità e dalla cultura di uno strisciante disimpegno che aspetta “la prossima strage mafiosa” per ricordarsi del rigore necessario nella lotta alla criminalità organizzata, per ricordarsi che i mafiosi non sono stati sconfitti. E l’appello di un Movimento, civile per costituzione e civico per vocazione, viene da un paese siciliano che non ha mai “visto passeggiare nelle sue strade potentati malavitosi”, come ci ricorda Mario Cicero, ma che ha sempre voluto testimoniare l’importanza della legalità, il primato delle regole costituzionali e la necessità di riconoscere in questo la Democrazia.
Democratici per Castelbuono
Non ho assistito al comizio ma leggendo questo post mi chiedo ma dove vivono sulla luna, non certo a castelbuono. Cosa vogliono dire, se sanno cose non mote ai molti di noi castelbuonesi che siano più chiari altrimenti il loro dire è fare terrorismo mediatico ed i risultati non sono mai piacevoli vedi quanto successo a Torino per la psicosi terrorismo islamico, per non dire poi che offendono le forze dell’ordine locali. Il nostro sino a prove contrarie è un paese pulito fatto di persone oneste e lavoratori, utilizzare certe bassezze per la campagna elettorale e quanto meno disdicevole per non dire altro, stanno mettendo su un teatrino per raccattare voti che ha dell’incredibile, non vorrei che anche le scritte sui muri di cui si parla stamattina non sia state fatte ad arte da loro stessi. Smettiamola e confrontatevi sui programmi.
Peccato non avere potuto assistere ad entrambi i comizi. Per che non li mettono in rete ? Da indeciso, Mi piacerebbe potere ascoltare i due comizi di ieri.
Quante inesattezze per parlare alla pancia degli elettori, La invito a rileggere attentamente, ammesso che lo abbia fatto, la sentenza della suprema corte che tutto ha detto tranne che scarcerare Il boss mafioso. È quantomeno inopportuno fomentare le masse con argomenti così delicati a parte il fatto che bisognerebbe avere più rispetto verso le istituzioni comprese quelle giudiziarie.
Speriamo non sia un preludio dei prossimi anni.
Sinceramente da semplice cittadino castelbuonese è soprattutto imparziale politicamente , mi sono sempre sentito braccato dalla disoccupazione (perché spesso disoccupato) ,dalla carenza magari dei servizi non paragonabili a quelli di Trento o Bolzano , o da altre cose ,ma sinceramente incentrare una campagna politica sulla Mafia ,mi sembra un po esagerato, va bene non abbassare mai la guardia , ma impuntarsi sull’amministrazione attuale , come inadeguata e leggera sul tema ,mi sembra , veramente poco felice .
Io come amministratore mi sentirei veramente offeso , mi si potrebbe dare del bugiardo dell’incapace ,o toccare anche tasti personali ,ma obiettivamente accostarsi in più occasioni sempre allo stesso argomento,come se l’amministrazione si comporta come le tre scimmiette è veramente sgradevole.
Ieri sera alla piazzetta si è svolta l’ennesima sceneggiata, stavolta l’oggetto era l’antimafia. E si capisce che i più stretti addolorati per le vittime della mafia sono loro, i democratici. E basta vederli a uno a uno in faccia. Poveri noi.
Mi fa piacere che si identifichi il lutto come momento di dolore e sconforto…in altre situazione di VERO lutto tale sensibilità non si è vista…quando si dice l’ipocrisia