Palermo: neve anche in collina, disagi sulle Madonie

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3 Commenti

  1. Michele Vendemiati ha detto:

    Nonostante i risultati recentemente conseguiti con l’elezione di Petralia Soprana a Borgo più bello d’Italia, poco o nulla sembra cambiare nel comprensorio Madonita che dovrebbe fare rete per far fronte alla sfida. Anche in situazioni come questa, infatti, permane una condizione di marginalità che penalizza il territorio, i suoi abitanti e i visitatori che continuano a trovare degli enormi disagi. Questi paesi continuano ad essere impreparati all’accoglienza e alla gestione dei flussi turistici.

  2. Pino ha detto:

    Puntualmente il cronista ogni anno ci illustra la cronaca puntuale delle difficoltà a cui è sottoposto un intero territorio lasciato da tempo immerorabile con servizi scadenti o del tutto assenti per precise e chiare responsabilità di varie autorità che mai vengono menzionate e denunciare nello stesso articolo.Sarebbe molto rispettoso prima ancora che per i lettori per i responsabili della informazione che il cronista portasse il suo taccuino e la sua penna dinanzi a chi ha incontestabili responsabilità di questo sfascio ( siano essi amministratori e funzionari degli enti pubblici) e sputtanarli per la loro inettitudine per giunta ben retribuita.
    Altro che sollecitazioni da parte del singolo sindaco di turni.Servono precise denuncie circostanziate per mancata attuazione di precise norme a tutela delle comunità.Non si può più tollerare questa sapiente e pluridecennale presa
    per i fondelli.Oltre a questo giornalismo narrativo a quanto un sacrosanto giornalismo di inchiesta e di denuncia ?

  3. Giuseppe ha detto:

    Il giornalismo d’inchiesta non esiste più. È finito con la morte dei vari Giuseppe Alfano, Carlo Casalegno, Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giuseppe Fava, Mario Francese, Peppino Impastato, Mauro Rostagno, Giancarlo Siani, Giovanni Spampinato, Walter Tobagi.
    Oggi è più comodo restare rintanati al calduccio delle redazioni o delle aule dei tribunali e degli uffici delle procure.
    Poi per chi ancora volesse fare giornalismo d’inchiesta, ci sono nuovi ostacoli: ieri la morte ed il fango, oggi il bavaglio imposto da norme sempre più restrittive, come quelle che vietano la diffusione delle intercettazioni che non abbiano rilevanza diretta nelle indagini, ma che tanto utili sono state in passato per rendere pubblici tanti comportamenti inqualificabili.

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