Parcheggi a pagamento all’Ospedale di Cefalù
La direzione della Fondazione Istituto San Raffaele-G.Giglio di Cefalù ha presentato ai sindacati un progetto sui parcheggi, che dovrebbero divenire a pagamento per l’utenza e per tutti i lavoratori dell’Ospedale, sia dipendenti della Fondazione che dall’Azienda Sanitaria Provinciale. Si tratterà di una spesa che può essere calcolata in circa 600 euro ciascuno all’anno e che graverà su tutto il personale: medici, infermieri, amministrativi, ausiliari, personale sia di ruolo che precario.
L’onere del parcheggio graverà anche sulle migliaia di persone che giornalmente si recano in ospedale per essere visitate o per essere sottoposte ad un esame o anche solamente per fare visita ad un ammalato. Anche per una fare una prenotazione si dovrà pagare il parcheggio, col rischio, come succede spesso, di fare la fila e scoprire poi che le prenotazioni sono bloccate.
Per gli atti amministrativi dell’Azienda Sanitaria Provinciale, come richiedere una esenzione o scegliere il medico di medicina generale, si dovrà pagare il parcheggio. La Fondazione Istituto San Raffaele-G.Giglio guadagnerà, tramite il parcheggio, sul lavoro dell’Azienda Sanitaria Provinciale, o meglio sul fatto che i cittadini devono recarsi in Ospedale per delle questioni con cui la Fondazione non c’entra nulla. Ragionevolmente si possono ipotizzare un costo di un paio di euro di parcheggio da spendere per ogni singola prestazione sanitaria, o atto amministrativo, sia che la prestazione sia erogata dalla Fondazione che da uffici e medici dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Come è noto molti ambulatori e alcuni reparti ospedalieri e servizi non dipendono dalla Fondazione.
Nella pratica si tratterà di un ticket aggiuntivo sulle prestazioni sanitarie, spesso da moltiplicare per tre: prenotazione, esecuzione dell’esame, ritiro del referto. Ovviamente non ci sono abbastanza autobus per consentire a tutti di fare a meno della macchina, e oltretutto alcuni sanitari hanno obblighi di orario o di reperibilità che rendono impossibile il ricorso ai mezzi pubblici. La questione è stata presentata ai sindacati come collegata alla sicurezza sul lavoro (?!) e sembra che verrà proposto un inutile parcheggio custodito. Inutile perché, da quando esiste l’ospedale, cioè da oltre 18 anni, non c’è stato mai un furto o un danneggiamento nel parcheggio. Non ci sono stati mai neanche posteggiatori abusivi, una situazione felice che è assurdo cambiare!
Dal punto di vista dell’economia reale non si produrrà nulla: i parcheggi ci sono già, vengono solo privatizzati. La Fondazione ha ricevuto in uso gratuito l’intero Ospedale e vuole sfruttare l’area carrabile per far cassa coi parcheggi. I cittadini e i dipendenti saranno costretti a pagare per il sistema di emissione e riscossione ticket, per l’utile della ditta che lo realizzerà e per l’utile della Fondazione. Il progetto della Fondazione è una tassa su chi è malato e su chi lavora, tassa camuffata da tariffa.
La Fondazione Istituto San Raffaele-G.Giglio non può scaricare i propri problemi di bilancio sui cittadini. Invito i sindacati, le forze politiche e l’Amministrazione del Comune di Cefalù a pronunciarsi chiaramente.
Cefalù, ottobre 2014 Marco Bonafede