Parco delle Madonie, arriva la revoca per Pizzuto

Parco delle Madonie, arriva la revoca per Pizzuto

 

Contestate altre spese per quasi 50 mila euro al presidente che si difende: potevo agire con pieni poteri

C’è una consulenza da 11 mila euro, l’affitto di uno spazio espositivo alla galleria Notarbartolo per 3 mila euro, persino gli spettacoli mai pagati ad un’associazione culturale per 3.300 euro: una decina in tutto le fatture, per quasi 50 mila euro, che la Regione contesta all’ex presidente dell’ente Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto. Che ci sia un dolo o uno spreco di soldi pubblici, saranno magistratura e Corte dei conti ad appurarlo, facendo luce su almeno tre esposti presentati dalla Regione. Al momento, però, secondo il dipartimento dell’Ambiente, guidato da Gaetano Gullo, Pizzuto ha agito «in dispregio delle norme e dei regolamenti che disciplinano la corretta amministrazione». Tanto basta a procedere con la revoca definitiva del suo incarico formalizzata ieri.
Tutto inizia a luglio con la denuncia del presidente Rosario Crocetta e dell’assessore al Territorio, Maria Lo Bello, che raccontano di avere scoperto una missione in Canada costata 50 mila euro ma mai autorizzata dalla Regione, di cui non c’è neanche un impegno di spesa. Il governo individua in Pizzuto, ex vicecapo di gabinetto dell’assessore regionale al Territorio, Gianmaria Sparma, uno dei responsabili del perché a lui si rivolgono i creditori. Pizzuto viene rimosso e all’ente parco s’insedia il commissario Erasmo Quirino, dirigente regionale che scopre tante altre fatture non pagate e progetti mai formalmente commissionati.

 

Il caso emblematico è quello di tre spettacoli sulle Madonie realizzati dall’associazione culturale «Terra e storia» per 3.300 euro. A fine 2013 l’associazione ottiene dal giudice di pace l’ingiunzione di pagamento. Ma del progetto non c’è traccia: chi ha commissionato gli spettacoli alla compagnia? Il commissario presenta un esposto contro ignoti. Spuntano anche i 3.630 euro di debito alla Novantacento Srl, saldati in un secondo momento «ma non dall’ente». Singolare la fattura da 11.600 euro presentata da Francesco Mannara per attività di consulenza. Il responsabile del progetto, però, lo definisce «sconosciuto» perchè manca agli atti il suo incarico. Pizzuto si difende sostenendo che «in caso di urgenza» può con pieni poteri, anche di spesa. Ma gli uffici dell’ente hanno scoperto di recente altre anomalie e presentato un nuovo esposto.

 

www.gds.it

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