Parco delle Madonie, autorizzato l’abbattimento dei cinghiali. Via libera della Regione: l’ente conta di arrivare a tremila capi, dimezzando la popolazione

Tra poco meno di un mese sarà possibile imbracciare le doppiette per dare la caccia ai cinghiali nel Parco delle Madonie. Il decreto che dà il via libera alla caccia è stato già pubblicato dal dirigente generale del dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale. Grazie al provvedimento il  Parco delle Madonie può procedere ad attuare il piano di controllo della popolazione di suidi per il triennio 2014-2016 che sarà maffidato a personale specializzato e dotato di tutte le autorizzazioni. “Potranno intervenire guardie forestali, guardie provinciali, agenti venatori ma anche privati nei loro terreni purchè dotati di licenza di caccia – dice Angelo Pizzuto, presidente del Parco delle Madonie – Le zone in cui interverranno le squadre, appositamente istruite con un rapido corso al Parco stesso, saranno quelle di Collesano, le Petralie, Castelbuono, Gratteri, San Mauro Castelverde. Sarà anche predisposta un’adeguata segnalazione per avvisare i residenti”.

Il Parco delle Madonie ogni sei mesi e al termine delle operazioni che saranno svolte sotto il controllo dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Palermo – dovrà presentare una dettagliata relazione sull’attività svolta, con particolare riguardo alla destinazione dei soggetti che saranno via via catturati, all’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Dipartimento regionale dell’agricoltura, servizio VII tutela e valorizzazione del patrimonio faunistico, programmazione e gestione dell’attività venatoria, alla Ripartizione faunistico-venatoria di Palermo ed all’Ispra. “Non si tratta di un’attività venatoria – prosegue Pizzuto – ma un’azione di controllo di una specie ritenuta nociva.

L’obiettivo è quello di catturare almeno 3000 capi, la metà di quelli censiti. I suidi catturati potranno essere immessi in commercio e acquistati dopo il controllo da parte dell’istituto zooprofilattico e degli altri enti. Faremo un apposito bando che consentirà a singoli

individui ma anche imprese commerciali di acquistare la carne, non più di due-tre giorni dopo l’abbattimento”. Il provvedimento giunge a pochi mesi dall’aggressione di un cinghiale ai danni di un agricoltore a Cefalù. L’uomo intervenne a difesa dei suoi cani e fu assalito e ucciso da un cinghiale.

(Fonte: Repubblica.it – Mario Pintagro)

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