Parco delle Madonie. La parlamentare del PD Mariella Maggio: “Incomprensibile la nomina di Vazzana”

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5 Commenti

  1. bastiano ha detto:

    Scusi onorevole Maggio ma i presidenti che si sono succeduti alla guida del Parco delle Madonie quale rilancio socio economico hanno assicurato al comprensorio? Nessun dubbio sul valore professionale, dice l’onorevole, però è calabrese .Nel nostro territorio abbiamo numerose professionalità, continua l’onorevole….Forse aveva qualcuno da consigliare?

  2. Diciamola tutta ha detto:

    Visti i precedenti, per il Parco non sarebbe male un altoatesino. E neppure per sovrintendere ai lavori di ripristino della rete viaria.

  3. Don Fabrizio ha detto:

    La domanda vera è chi governa il Parco?

    Ci siamo battuti per avere il Parco convinti che si tratta di uno strumento utile a coniugare bisogni e speranza, in cui le necessità del nostro presente si possono realizzare senza consumare le risorse per i nostri figli. Il Parco lo abbiamo inteso come un’occasione per sistemare e portare a coerenza le tante cose che procedevano confusamente in Sicilia : turismo, agricoltura, bosco , paesaggio, cultura, possono trovare nel Parco una nuova occasione e un disegno di sviluppo coerente. Insomma noi, sognatori e ottimisti a prescindere, il Parco lo abbiamo voluto nella convinzione che attraverso di esso avremmo contribuito a cambiare il Mondo, ed oggi prendiamo atto, anche con amarezza, che dopo 20 anni questo Parco non ha cambiato le sorti del territorio e nemmeno ha contribuito a cambiare le Madonie.
    La domanda vera è chi governa il Parco? Il vero fallimento del disegno del parco delle Madonie sta nell’inutile ruolo svolto da questo organo incapace di dare uno spunto o fare un progetto valido per chi ci vive nel parco , questo parco simile a una grande comunità montana o ad una pro-loco che organizza sagre e viaggi per sindaci e accompagniatrici . Con tutto il rispetto per questi altri , ma un Parco è una cosa diversa e non nasce a caso, ma per tutelare interessi ambientali e promuovere territori di pregio. Il parco delle Madonie , fino a oggi, è stata una cosa inutile senza un indirizzo politico e governata da oligarchi preoccupati solo di detenere il loro piccolo e particolare potere. Speriamo che cambiamo indirizzo, e soprattutto gli uomini che lo compongono.
    Detto questo, non è concepibile che, nelle more, su questioni come la gestione forestale e la programmazione delle infrastrutture e la fauna , non si possa fare nulla per evitare disastri. Nella nostra Comunità, per alcuni, il Parco è visto come un vincolo, ed è diffuso un giudizio negativo sull’azione dell’Ente Parco, giudicato poco attento alle esigenze di questo territorio. Quale futuro, quali opportunità potrà offrire la presenza di questa importante area protetta?
    Esiste un rumore di fondo che accompagna in negativo l’attività dell’Ente Parco, è inutile che ci nascondiamo dietro un dito. Occorre indagare e capire cosa genera questo sentimento di contrarietà per fornire le risposte più adeguate. Io penso che non esiste una contrarietà al Parco in quanto progetto, ma si sta radicando un’avversione alla burocrazia e alla lentezza con cui l’Ente parco fornisce risposte e individua prospettive. . Ci vuole una svolta totale per ridare ai cittadini il Parco e levarlo ai burocrati ed ai politici che hanno ingessato il presente del Parco e sperano di opzionarne il futuro.

  4. Ultimo ha detto:

    Forse sarà più capace di tutti i suoi predecessori? Io lo prenderei direttamente da Bolzano il Presidente del Parco, e sarei sicuro che il risultato si vedrebbe subito.

  5. ma va là ha detto:

    che sia una scelta imposta non v’è dubbio.
    La domanda è che cosa ha fatto il consiglio (del Parco) ed il comitato esecutivo. Mi risulta che se ne siano disinteressati anche a causa dei modestissimi trasferimenti che impediscono la programmazione e la spesa.

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