Parco delle Madonie, torna il commissario straordinario Quirino

Parco delle Madonie, torna il commissario straordinario Quirino

 

A vuoto l’appello dei sindaci. Intanto il Parco rimane senza bilancio

Con decreto assessoriale l’Architetto Erasmo Quirino, funzionario dell’Assessorato Territorio e Ambiente, è stato nominato commissario straordinario dell’Ente Parco delle Madonie. Quirino, già la scorsa estate aveva preso il posto di Angelo Pizzuto, sospeso dal governo regionale e poi tornato a Palazzo Pucci Martinez ma, dopo un breve periodo, nuovamente allontanato dal vertice dell’Ente Parco che, in questi mesi, è stato retto dal vice presidente Giovan Battista Meli.

Lo scorso 31 marzo il penultimo atto di questa lunga storia con la delibera di revoca della nomina a presidente dell’Ente Parco di Angelo Pizzuto, un provvedimento non più momentaneo ma definitivo, da parte della giunta regionale che ha dato seguito alla revoca nominando nuovamente l’Architetto Quirino al vertice del Parco.

“Una nomina  – afferma il Commissario Quirino – che arriva in un momento, per tanti motivi e non ultimo quelli economici, difficile anche per il nostro Ente e, proprio per questo necessaria: non sono poche le criticità che dobbiamo affrontare”. Il Commissario Straordinario Quirino assume le funzioni di presidente, posto che al momento era vacante. Intanto dal Commissario straordinario  il saluto a tutto il personale, funzionari, dirigenti, impiegati e collaboratori dell’Ente.  Col direttore dott. Salvatore Carollo,  subito al Lavoro”.

Cade sostanzialmente nel vuoto l’appello dei 15 sindaci del Parco che, come ricorderanno i nostri lettori, avevamo già considerato di dubbia utilità, considerando ben altri i problemi che minano alle fondamenta non solo il buon funzionamento ma l’estistenza stessa dell’Ente Parco.

Forse il ritorno di Quirino, gradito ai vertici regionali e con una lunga esperienza alle spalle presso l’Assessorato Territorio e Ambiente (sebbene in altro dipartimento), potrà aiutare il sistema regionale dei Parchi siciliani a tirare una boccata di ossigeno, fermo restando che, se manca la palla a poco serve fare le sostituzioni.

Intanto continua in tribunale la vertenza che vede contrapposti la Regione e Angelo Pizzuto. Questa volta non è in gioco un provvedimento temporaneo come la sospensione ma una delibera di giunta di carattere definitivo, la revoca appunto, contro la quale l’ormai ex presidente si è opposto. Saranno gli organi di giustizia a mettere un punto definitivo alla questione.

www.madoniepress.it

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