PD Castelbuono, “il taglio degli alberi del Parco delle Rimembranze: sacrilegio e distonia”

Per poter conservare i nostri alberi notevoli e garantire loro per quanto possibile una longevità, è necessario gestirli. Negli ambienti urbani come nel Parco delle Rimembranze o nell’Area castellana, si rende necessaria una gestione oculata per mantenere la funzionalità ad un livello tale da poter beneficiare per il più lungo tempo possibile della loro rassicurante, preziosa ed armoniosa presenza.
Gestire un patrimonio arboreo così importante e delicato significa anche programmare a lungo termine gli interventi di cura, che, rispettosi del valore biologico e culturale dell’albero nonché del valore della sicurezza per l’uomo, devono essere impostati sul mantenimento di un ambiente quanto più stabile.
Gli obiettivi che la gestione deve perseguire sono quelli di mantenere il rischio ad un livello accettabile: pubblica incolumità, godimento dei benefici, funzionalità delle alberature, rispetto degli interessi diffusi e del bene comune. La cura di alberi in fase di maturità o addirittura di senescenza deve essere costante nel tempo, puntuale e calibrata sulle capacità di adattamento alle variazioni dello stesso.
Gli interventi di potatura sono essenziali in questo piano di gestione e una corretta potatura è quella che risponde al criterio del massimo rispetto per l’architettura della chioma e portamento caratteristico dell’albero e che miri a mantenere nel tempo una distribuzione uniforme del fogliame lungo le branche di grandi dimensioni e nella parte inferiore della chioma.
Se la gestione degli alberi monumentali e più in generale dell’arredo verde urbano, oltre a essere impostata su programmi a lungo termine va coordinata in ogni fase da figure professionali competenti e condotta da ditte esecutrici specializzate, appare evidente come questo ed altri interventi passati e presenti e probabilmente futuri siano disomogenei, estemporanei, non tempestivi, casuali e purtroppo anche dannosi.
Tagliare un quarto degli alberi monumentali del Parco delle Rimembranze è un sacrilegio per ciò che ogni albero rappresenta: un caduto della Grande Guerra. Capitozzarne altri senza un adeguato piano di gestione è una mortificazione alla memoria dei Caduti.
Poi magari si mette una foto di Greta Thumberg davanti al municipio o si scrive un comunicato di adesione al Fridays for Future del 13 dicembre 2019 a cui il Circolo del PD aderisce, per sensibilizzare vecchie e nuove generazioni ad un mondo più verde e più sostenibile, ma si disattendono norme come la legge Rutelli che se applicata porterebbe alla piantumazione di nuove piante e la creazione di nuovi spazi verdi anche nella nostra comunità.
Ecco. Parole e fatti, in assoluta distonia fra di loro.
Noi preferiremmo nei fatti il rispetto della memoria e la sensibilizzazione verso un modo diverso di vivere più rispettoso dell’ambiente e della natura e sui fatti vorremmo misurare la nostra capacità propositiva e di confronto anche in riferimento ad altre parole messe in campo dall’Amministrazione comunale.
Castelbuono, 16 dicembre 2019
Il Coordinamento del Circolo PD
Approfittiamo dell’intervento del coordinamento del circolo del PD di Castelbuono che condividiamo nella sua interezza per una precisazione che riteniamo necessaria.
Corre voce, sempre più ricorrente, che il taglio di circa 30 alberi nel Parco delle Rimembranze sia stato effettuato dalla Pro Loco in esecuzione ad un progetto di adeguamento dell’area per i diversamente abili a seguito di un apposito finanziamento da parte di Fondazione con il Sud. Niente di più falso. La Pro Loco ha ottenuto l’autorizzazione da parte del Comune a realizzare detto progetto e niente altro. Ha rappresentato solamente al Sindaco che diversi rami degli alberi erano secchi e potevano rappresentare, collassando, un pericolo per i frequentatori futuri. Non siamo a conoscenza delle motivazioni che hanno portato ad eseguire quello che riteniamo essere stato un oltraggio alla memoria dei caduti ed uno scempio ambientale. Ci auguriamo che a monte ci sia stato un progetto dotato di tutti i visti, laddove necessari per legge. Siamo certi che le forze dell’ordine (Vigili Urbani e Carabinieri), solitamente sensibili e operosi nella tutela ambientale, non abbiano riscontrato alcuna violazione di sorta.
Auspichiamo infine che vengano piantumate quanto prima un numero di piante pari a quelle che originariamente conteneva il Parco a memoria, appunto, dei caduti castelbuonesi.
Il Presidente ed il Consiglio Direttivo della Pro Loco Castelbuono
Chissà cosa ne pensa il direttore dei lavori, unico soggetto responsabile di quanto accade all’interno del cantiere
Ribadisco a “scempio senza limiti”
Il taglio degli alberi è avvenuto in una parte del Parco non interessata ai lavori del cantiere che riguarda altro. Il taglio degli alberi non riguarda il progetto del cantiere Pro Loco. Sarei tentato di pensare che il suo intervento possa essere stato “commissionato” per alimentare confusione fra autori del fatto. La direzione del cantiere, quindi, non è responsabile dell’accaduto.
Mi dia cortesemente assicurazione, sig. “Scempio senza limiti” che finalmente ha capito
Il Presidente della Pro Loco Castelbuono
In questo articolo https://www.castelbuonolive.com/restyling-del-parco-delle-rimembranze-a-giugno-linizio-dei-lavori-a-cura-della-pro-loco/ parlate di progetto di riqualificazione dell’intera area del parco, qualsiasi lavoro eseguito all’interno dell’area del parco che è tutta da Co sideraesi cantiere, se non autorizzato dagli enti preposti, si chiama abuso e i responsabili sono chiaramente definiti dalla legge. Se questi lavori non sono stati da voi commissionati non vi resta che denunciare chi li ha realizzati, diversamente ne siete complici o quantomeno consensienti.
Seconda ed ultima risposta a “scempio senza limiti”
L’area cantiere, all’interno del Parco, è regolarmente delimitata e preclusa ai non addetti ai lavori.
Avevo la speranza che Ella avesse “finalmente” capito. Rinuncio