Perchè l’acquisto di nuovi contatori? Perchè SO.SVI.MA.? Lettera aperta del sindaco Cicero

(Riceviamo e pubblichiamo) – Colgo l’occasione per chiarire ancora una volta il ruolo di So.Svi.MA, Agenzia di sviluppo delle Madonie, patrimonio di tutti i Comuni Soci e anche dei privati che hanno ritenuto opportuno aderire alla stessa.
Lo voglio sottolineare in quanto spesso, in malafede, qualcuno cerca di far passare il messaggio che So.Svi.Ma. sia uno strumento ad esclusivo appannaggio del suo Amministratore o di poche persone.
So.Svi.Ma. opera su mandato dei propri Soci (Comuni e privati), che pagano annualmente una quota per l’attività che svolge.
Spero che questa precisazione possa far tacere le sterili polemiche.
Entrando nel merito dell’acquisto dei nuovi contatori – che ha visto interventi sui social e addirittura un’inchiesta giornalistica da parte dei Sigg. Gianpiero Caldarella e Pino Di Gesaro – ci tengo a precisare che sarebbe stato più opportuno, a mio parere, approfondire la situazione sulla gestione dell’acqua a livello nazionale, regionale e locale, evidenziando con onestà intellettuale l’azione di alcuni Comuni che con testardaggine e caparbietà dei propri amministratori, sono riusciti ad avere riconosciuto il regime di salvaguardia, ottenendo la possibilità di continuare a gestire il servizio idrico integrato direttamente con il proprio personale e la propria organizzazione interna contrastando il legislatore nazionale che, anche in barba al referendum sull’acqua pubblica, ha ritenuto e ritiene di dover costringere tutti noi a cedere il servizio ai c.d. “gestori unici”, che nella maggior parte dei casi sono diretta espressione delle lobby del settore idrico, mentre nella “migliore delle ipotesi” sono municipalizzate che, per quanto pubbliche, sono gestite in modo non sostenibile e non sono in grado di assicurare servizi adeguati ai cittadini.
Alcuni Sindaci e Amministrazioni a tutto questo hanno resistito. Oggi gestiamo il servizio idrico in autonomia, non avendo la possibilità di costituire sub-ambiti, e dovendo continuamente sottostare e rispondere alle indicazioni dell’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e dell’Assemblea Territoriale Idrica ATI – Palermo.
I Sindaci dei comuni di Castelbuono, Caltavuturo, Gangi, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana e Sottana, Pollina, Scillato, Sclafani Bagni e Polizzi Generosa hanno deciso di fare un percorso condiviso per ottimizzare e rendere più efficiente il servizio idrico integrato nelle proprie comunità.
Per tale ragione, su proposta di noi Soci, abbiamo chiesto a So.Svi.Ma. di mettere a nostra disposizione le sue strutture operative, visto che lo Statuto lo prevede, e di diventare struttura di supporto per portare avanti tutte le pratiche ed i progetti di adeguamento ed efficientamento del servizio idrico integrato.
Abbiamo dunque dato mandato all’Agenzia di coordinare le attività e, nella prima fase, di studiare insieme ai nostri funzionari e tecnici tutta la normativa che regola tale servizio, per rendere edotti gli stessi ed evitare di incappare nelle procedure di infrazione dell’ARERA, dando così tempestivamente le dovute risposte ai quesiti posti dall’ATI Palermo.
Per tale attività si è pensato, e su nostra indicazione l’Agenzia si è adoperata, di coinvolgere uno studio professionale con esperienza nel settore.
Il primo intervento che si pensato è stato quello di ammodernare i misuratori idrici presenti nelle nostre comunità avendo così l’opportunità di acquistare contatori moderni che da remoto permetteranno la lettura, rispettando le indicazioni di effettuare più di una lettura e conseguente emissione di fatture durante l’anno, di segnalare se vi sono perdite d’acqua o qualsiasi altra anomalia presso l’utente. Con questi contatori avremo l’opportunità di infrastrutturare il nostro servizio, permettendoci anche di recuperare i giusti consumi dell’acqua; infatti ad oggi vi sono utenze con contatori obsoleti che non consentono più la giusta lettura dei consumi.
Con la sostituzione dei contatori, avendo la certezza dei consumi reali, pensiamo che deriverà per il Comune una maggiore entrata, stimata nel 20% in più, che attualmente si traduce in una dispersione della risorsa oltre che fonte di sperequazione per alcuni cittadini, e inoltre consentirà di programmare investimenti strutturali ed infrastrutturali nel servizio idrico integrato.
Il Comune di Castelbuono, inoltre, sta installando in tutte le sorgenti e i serbatoi di accumulo i misuratori di portata e i contatori in uscita, per avere certezza nella produzione della risorsa idrica e i consumi reali degli utenti, potendo così verificare più facilmente eventuali perdite ed intervenire più prontamente per salvaguardare questa preziosa risorsa. Anche gli edifici pubblici, le fontane e gli abbeveratoi avranno i loro misuratori.
Mi fermo qui per non dilungarmi e mi auguro sia chiaro che l’Agenzia non sta gestendo niente, ma sta mettendo a disposizione i suoi uffici per rendere un servizio ai Comuni Soci.
Ritengo che l’Agenzia stia adempiendo al suo compito di essere strumento dei Soci, sganciandosi dalla logica di attivarsi solo per gestire la programmazione comunitaria, nazionale e regionale.
In questi giorni ho inviato una lettera ai colleghi Sindaci dei Comuni in salvaguardia, per valutare l’ipotesi di fare un appalto unico della gestione de depuratori e di avviare quei processi che permetteranno di avere una gestione condivisa nella fatturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria del servizio idrico integrato.
Ha destato sorpresa il numero di 22.000 contatori, ricordo che questi saranno suddivisi per i Comuni che partecipano al progetto. Castelbuono ne acquisterà 5.500.
Siamo convinti che in questo modo abbiamo ottimizzato i tempi della gara, non espletando tante gare nei singoli comuni, e riteniamo che vi saranno anche adeguati risparmi dovuti al ribasso che le ditte effettueranno.
Spero di essere stato chiaro nel fornire spiegazioni circa il ruolo e la collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo.
Colgo l’occasione per un dovuto chiarimento. Mi dispiace infatti che Pino Di Gesaro abbia inteso la lettera in cui denuncio la scelta di chi ha governato e governa la SRR di affidare ai privati la gestione degli impianti presenti nel nostro comprensorio o che si devono realizzare per il trattamento dei Rifiuti (vedi il mega impianto di trattamento Castellana, la discarica di quel comune e l’impianto di compostaggio di Castelbuono) riducendo il tutto ad una “pseudo-trombatura” .
Se avessi voluto essere eletto nel CDA della SRR bastava rimanere in silenzio.
Avremo tante occasioni per approfondire le varie questioni .
A Pino Di Gesaro vorrei ricordare che non mi sono mai fatto condizionare da niente e da nessuno e che sui temi che interessano il bene comune non arretrerò mai.
Inoltre visto che è un attento osservatore lo invito, quando fa le analisi su quello che avviene nel comprensorio, a contestualizzare tutto ciò nella crisi devastante della partecipazione dei cittadini, nella mancanza di ruolo delle associazioni di categoria e sindacati e nell’incapacità dei partiti di interpretare un sogno, una visione, una prospettiva della nostra bellissima Sicilia e della nostra Italia.
Tutto ciò lo evidenzio con l’amaro in bocca, in quanto ritengo che l’impegno politico e amministrare una comunità, sia la cosa più gratificante che una Donna e un Uomo possano svolgere nella sua vita.
Mario Cicero
Trascrivo:
“ Tutto ciò lo evidenzio con l’amaro in bocca, in quanto ritengo che l’impegno politico e amministrare una comunità, sia la cosa più gratificante che una Donna e un Uomo possano svolgere nella sua vita.”
Quindi, secondo il Sindaco, tutta la comunitá LGBT non può attribuirsi il diritto di espletare l’impegno politico come attivitá molto gratificante, visto che é demandata soltanto alla Donna e all’Uomo.
(Con la maiuscola).
Complimenti
“Spero che questa precisazione possa far tacere le sterili polemiche”.
Ma taci tu una volta per tutte. E ritirati.
Chi dissente dalle sue posizioni ovviamente è uno che parla in malafede , questa lei la chiama democrazia .Due chi fa l’inchiesta lei gli suggerisce di spostare l’argomento in altri ambiti . Un po’ di rispetto per i giornalisti.
Questa letterina, all’indomani del diluvio verbale di 12 pagine, è un tentativo tasciio di genuflettersi e cercare di far ritorno alla casa del padre Alessandro. E c’è da dire che chissà chi l’ha scritta perché il firmatario non solo non conosce il significato del termine sperequazione ma non sa neppure come si scrive correttamente
Sicuramente, il Sig. Sindaco, se si ricandidera’, rispettera’ i diritti di tutte le minoranze, favorendo il miglioramento della loro condizione sociale.
Non serve a nulla cambiare i contatori quando la rete idrica è un colabrodo e viene aperta solo 2 ore al giorno. Dunque prima bisogna individuare e ridurre le perdite in rete, e solo dopo cambiare i contatori. Non il contrario. Sono interventi da fare da quando era sindaco Carollo. Inutile demandare a Sovisma o Arera. Serve prima uno studio di ingegneria sullo stato della rete con l’individuazione e la quantificazione delle perdite e le condotte su cui intervenire. A seguire un progetto di rifacimento ed una pianificazione per trovare i finanziamenti. Una perdita in rete fino al 10% è considerata fisiologica. A Castelbuono, come pure a Palermo, temo che superi abbondantemente il 50% e questo non è ammissibile. Non serve neppure andare a cercare altre sorgenti. Il problema è nella rete, a Castelbuono come a Palermo e in tutta la Sicilia.
Ma siete proprio sicuri di queste grandi perdite della rete??? Io credo che ci sia ben altro d’approfindire e lo sapremo solo quando tutto sarà finito. Dalla mancanza nei serbatoio dei galleggianti al servilismo di chi apre e chiude con monte ore di straordinario all’uso della macchina sotto casa giustificato dal fatto che apre e chiude alle consegne porta a porta con il camion. C’è chi legge nella sua mente, d’altra parte se si conosce il territorio e prevedibile sapere le sue mosse. Sembrava che con i pensionamenti il giochino finiva , ma sono subentrati gli altri due
La lettura di questi nuovi contatori intelligenti come o da chi sarà effettuata? Con impiegati comunali o la gestione sarà affidata esternamente?
il problema è nella testa bacata di chi amministra, a Castelbuono come a Palermo e in tutta la Sicilia. Ma anche l’Italia non scherza.
Il problema è sempre lo stesso ,cambia i contatori ma il problema rimane ,quindi soldi sprecati , Questa amministrazione non ci riesce propio ad avere una visione lungimirante . L’importante è spendere , basta che si spende , non funziona così .
Secondo me fino a quando non si trova una tecnologia migliore i contatori possono funzionare in qualsiasi rete idrica e letti da chi lo ha sempre fatto (con massima protezione dei dati personali).
Trascrivo:
“ Tutto ciò lo evidenzio con l’amaro in bocca, in quanto ritengo che l’impegno politico e amministrare una comunità, sia la cosa più gratificante che una Donna e un Uomo possano svolgere nella sua vita.”
Accipicchia, se è questa la cosa più gratificante… Forse remunerativo (per qualcuno).
Ma va travaglia!
Per il Sig. Sindaco sara’ certamente ancora piu’ gratificante quando con i nuovi contatori a monitoraggio in real time si potra’ controllare anche la qualita’ dell’acqua potabile e non.
Per me e’ importante sapere chi gestisce il Server con i Database di archiviazione dei dati
Ci vulissi u zappuni a tri diinti.
gli stivali ce li ha giå. coraggio, non ci vuole niente. esci di casa attraversi la strada e vai. mon hai bisogno neanche della macchina.
In effetti l’installazione di un piccolo contatore di nuova tecnologia nelle piccole case delle Madonie in prospettiva fa entrare la domotica.
Un problema e’ stato evidenziato (la sicurezza e la privacy di ogni individuo) .
Qualche interesse lo mostrano i costruttori edili per fare aumentare il valore dell’abitazione.
È mai possibile che nessuno capisca che è il presupposto di una prossima privatizzazione della rete idrica?