Perseguitò l’ex moglie fino a bruciarle l’auto. Conferma della pena in Cassazione per un 45enne di Castelbuono

I fatti risalgono al 2015 quando un 45enne residente a Castelbuono prese di mira la sua ex moglie con una serie di azioni persecutorie, arrivando a incendiarle l’auto. L’inchiesta dal titolo “fuoco amico” fu condotta dalla stazione dei Carabinieri di Castelbuono, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Antoci, chiusa definitivamente in Cassazione è stata confermata la condanna a 2 anni e 10 mesi per l’uomo.

Secondo quanto riportato da Giuseppe Spallino sul Giornale di Sicilia di oggi, l’ex moglie dopo aver deciso di interrompere la relazione matrimoniale subì dal marito una serie di azioni persecutorie, per l’uomo l’ex moglie era diventata un’ossessione che al culmine lo aveva portato ad incendiare l’auto della donna in contrada Passo Scuro (località boschiva). In quel frangente le fiamme passarono pure a parte del bosco e solo per poco fu evitato il peggio. Maggiori dettagli sul Giornale di Sicilia di oggi.

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