Pianobattaglia.it: “Facciamo tornare il lupo sulle Madonie!”

Pianobattaglia.it: "Facciamo tornare il lupo sulle Madonie!"

La proliferazione incontrollata ed esagerata di suidi e daini sulle Madonie, sta creando non pochi problemi all’ecosistema, oltre che agli abitanti del comprensorio. Le aggressioni alle persone sono sempre più frequenti, così come (probabilmente) al bestiame. Non si contano più i danni alle strutture ed alle colture, arrecati questi soprattutto dal famigerato “cinghio-maiale”, un ibrido venutosi a creare dall’incrocio tra i cinghiali e i maiali locali. Le amministrazioni locali tardano a prendere una decisione, e tutti sono concordi sul fatto che l’abbattimento selettivo sia certamente il metodo più rapido ed incisivo per arginare un problema oggettivamente al momento non facilmente controllabile.

 

Intanto però la crescita esponenziale di queste specie è sintomo di uno squilibrio generale della piramide alimentare animale, di cui mancano completamente i super-predatori. Uno degli ultimi ad essersi estinto dalle nostre montagne e dal resto della Sicilia è il Lupo. Secondo le cronache locali, l’ultimo esemplare di lupo è stato abbattuto nel 1937, ma alcuni studiosi sono convinti che alcuni esemplari siano sopravvissuti almeno per altri vent’anni. Di certo il lupo ha abitato da sempre le fitte foreste delle Madonie, oggi sensibilmente più estese dei secoli scorsi. Nel “Bollettino del Naturalista” del 1889 un cittadino madonita, dopo essersi lamentato dei danni e delle scorrerie di questi animali, scrisse che “la uccisione dei lupi, poco tempo addietro, era premiata dal Governo, ora il premio è però del tutto abolito“. Sempre lo stesso anno il “Bollettino del Naturalista” riporta che “Il giorno 13 marzo u.s. si organizzò una caccia a quei voraci animali nel bosco di Castelbuono… sbucarono da quella foresta cinque grossi lupi di cui se ne uccisero tre… Come di solito questi lupi furono portati in trionfo pel paese, accompagnati dagli stessi cacciatori e da pastori con tamburi, con grande entusiasmo”.

 

Se da un lato come ben scritto da P. Genovesi nei Quaderni di Conservazione della Natura, n. 13 (2002), ” Le reintroduzioni di lupo sono interventi particolarmente complessi e problematici, potenzialmente in grado di scatenare gravi conflitti sociali”, è pur vero che il lupo si sta espandendo naturalmente ovunque in Italia e in Europa, riconquistando boschi e foreste da cui si era praticamente estinto. Purtroppo però la Sicilia non potrà mai essere interessata da questa “riconquista” naturale dei territori da parte del lupo, essendo un’isola. Allora perché non riportare nei suoi boschi questo meraviglioso animale, il cui valore non è solo puramente ambientale, ma anche culturale. L’areale di distribuzione coinvolgerebbe certamente tutti e tre i grandi parchi regionali: Madonie, Nebrodi ed Etna e potrebbe essere l’occasione per creare dei corridoi ecologici tra le tre zone protette, dando luogo ad una delle riserve più grandi d’Italia. Ovviamente sarebbe interessante proporre un dibattito in tal senso, soprattutto con esperti in materia, per capire se una reintroduzione è possibile, e soprattutto in che tempi. E’ chiaro che questa non è la soluzione al problema cinghiali, che dev’essere cercata in altre azioni, ma il ritorno del lupo sulle nostre montagne e nella nostra regione avrebbe un elevato valore culturale, ambientale e simbolico.

 

Fonte: www.pianobattaglia.it

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