Prima che se ne perda la memoria: A vecchia nzìpita

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4 Commenti

  1. Sparviero ha detto:

    Purtroppo anche se non condivido la personalità del prof. Genchi, devo condividere quanto da Lui descritto in maniera puntuale e precisa dal primo all’ultimo rigo. E dire che quando recita , ma Lui non recita ,Lui è spontaneo , ma la Sua spontaneità nel sociale lo rende apatico e irriverente.

  2. ilpaesefavoloso ha detto:

    Condivido l’amara conclusione del prof. Genchi: questa Comunità merita di meglio, merita il meglio: per la sua storia , per quanti l’hanno fatta grande nel passato, per la sua gente, onesta, intelligente anche quando non istruita, per i tanti suoi figli emigrati che ne onorano il nome , per il coraggio di quelli che sono rimasti anteponendo le ragioni del cuore a quelle della ragione, per i suoi bambini privi di strutture e di spazi idonei …
    Castelbuono merita di più: più qualità, più lungimiranza, più pianificazione, più attenzione, più riflessione, più umiltà, più rispetto, più studio, più amore.

  3. Contadino ha detto:

    Caro Proff. In riferimento alla distruzione sistematica e violenta della nostra scuola con mezzi meccanici ,avvenuta in un periodo dell’anno dov’è tutte le aziende chiudono per le festività ,perché questa premura , nom è mai successo in un lavoro pubblico tutto questo ,perché chi ci amministra prende decisioni azzardate contro i cittadini , perché il presidente del consiglio comunale prende impegni e non li mantiene ?
    Anche le pietre di San ‘ Anna sono scomparse nello stesso periodo.

  4. Antonio2 ha detto:

    Grazie al prof. Genchi per averci ricordato questa tradizione d'”A vecchia” che, purtroppo, ormai i bambini non festeggiano più.
    Condivido anche l’amara conclusione che: “non ci meritiamo questi amministratori”.
    Però mi chiedo: perché la comunità li ha votati?
    Se al seggio elettorale si pensasse di più alle: competenze, qualità, meriti,… dei candidati a sindaco e al consiglio comunale, probabilmente quella “croce” sulla scheda non si tramuterebbe in una “croce di malamministrazione” da portare sulle spalle per 5 anni con gli effetti negativi di cui poi ci si lamenta all’infinito.
    Invece si continua a votare col “format” tipo: “a ma cuscini un ciù puazzi negari u voti”.
    E dai voti promessi e, purtroppo, anche dati a: cognati, nipoti, fratelli, amici,…, per non parlare di atro, poi ci ritroviamo: la scuola non collaudabile, la scuola buttata giù dalla ruspa…, la fuga dei ragazzi perché non c’è lavoro, le strade piene di buche, il Cine Teatro Le Fontanelle dove si “proietta” sempre la stessa pellicola “La Storia Infinita”,…

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