Primarie Pd: La superminisindaco Magda Culotta batte tutti

Le primarie PD a Palermo e provincia sono un vero terremoto politico. Un nome spicca su tutti, è quello del giovanissimo sindaco di un paesino delle Madonie conosciuto per la manna e i panorami mozzafiato tra i monti e il mare: Pollina. Il nome che smuove il terremoto è quello di Magda Culotta.

 

La “superminisindaco” batte tutti: esponenti storici della sinistra, grandi elettori, volti nuovi, rottamatori, sindacalisti e via dicendo. Partendo da un piccolo centro di 3000 abitanti della provincia madonita di Palermo, dove a votare per le primarie del PD sono appena un centinaio di elettori, Magda Culotta spopola dappertutto in provincia e si afferma anche a Palermo.

 

Il giovane sindaco di Pollina si è imposta con 3029 voti, superando di appena 19 voti Davide Faraone. Dietro Teresa Piccione con 2211 preferenze, Franco Ribaudo (2139) e Alessandra Siragusa (2061).

 

E’ chiaro che Magda Culotta vince, anzi, stravince queste elezioni. Stravince perché va ben oltre il risultato atteso dall’appoggio politico di Antonello Cracolici. Per quest’ultimo è una vittoria inconfutabile nonostante le perplessità delle vigilia. Di fatto i suoi due candidati, Francesco Ribaudo e Magda Culotta ottengono un successo che in molti non si aspettavano, perlomeno di queste proporzioni.

Con una decina di fedeli, Magda Culotta decide finalmente di scendere in strada e andare in un posto qualsiasi, all’occasione un pub di via dei Chiavettieri per stappare una bottiglia di spumante: il Capodanno inizia in anticipo tra sorrisisi, pelle d’oca per la rivoluzione riuscita alla parte più giovane del partito, espressioni d’incredulità, sms e chiamate al telefonino che arrivano senza sosta.

 

E’ un dato che fa sperare per il futuro del PD e per la politica siciliana di centrosinistra perché rappresenta una vittoria del rinnovamento, sia generazionale che politico.

 

Un dato negativo per il PD c’è: a Palermo hanno votato appena 3627 elettori, molto meno che alle primarie dello scorso Ottobre, e svariate volte meno che per le primarie a sindaco di Palermo dove votarono più di 20.000 simpatizzanti del centrosinistra.

 

La provincia dunque, conta oggi molto più che Palermo per stabilire il futuro politico del PD nella capitale siciliana e la sua provincia. E più di tutti sembrano contare le Madonie e Pollina da dove soffia un vento di rinnovamento inaspettato.

 

Pare che a Pollina ci sia un antico detto: “Roma caput mundi, Pollina secundi”. Stanotte, il detto è stato ribaltato per il panorama del PD palermitano, ed è diventato: “Pollina caput mundi, Roma secundi”.

 

(linksicilia.it – di Gabriele Bonafede)

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