Quei trentenni che salvano i lavori antichi: Mario Cicero su “Le Storie” del Corriere della Sera
Mario Cicero, 35 anni, ha iniziato nel 2003: «Il primo raccolto non sapevo bene cosa fare…». Oggi è il referente del presidio Slow Food dei raccoglitori di manna del Palermitano. «Chiesi i segreti agli anziani, ma non è stato semplice. Era una tradizione che si stava perdendo». La sua non è un’operazione nostalgia. Un chilo di manna, la linfa che fuoriesce dalla corteccia incisa dei frassini, può valere dai 100 ai 200 euro. Si fanno dolci, liquori, saponi e una grossa casa francese di cosmetica ne ha ricavato una crema per le mani.
A Castelbuono e Pollina, piccoli paesi arroccati sulle Madonie, sono convinti che può diventare un’occasione di crescita. «Saremo una quarantina – fa il conto Cicero -. Metà sono anziani ma gli altri sono giovani».
Nel futuro c’è spazio per la tradizione, gli antichi mestieri possono rivelarsi una risorsa incredibile in una nazione che ha fatto del lavoro artigianale la sua forza (il «made in Italy», appunto, dalla moda al parmigiano).
Mario Cicero, il raccoglitore di manna, fa un lavoro antico ma con una tecnica moderna. «Utilizzo l’igrometro per controllare l’umidità e decidere quando è il momento giusto per l’intaglio delle piante. E una quindicina di anni fa Giulio Gelardi, di Pollina, è stato il primo a utilizzare il filo di nylon per convogliare la linfa. Non bisogna più aspettare otto giorni come una volta, che goccia dopo goccia si depositasse sulle pale di ficodindia. Così ottengo un prodotto purissimo, e lo vendo pure a un prezzo migliore».
Fonte: www.corriere.it – di Riccardo Bruno