Questione ATO: Continua il “botta e risposta” tra liquidatore Peppe Norata e Vincenzo Capuana della FLAI CGIL Castelbuono

Questione ATO: Continua il "botta e risposta" tra liquidatore Peppe Norata e Vincenzo Capuana della FLAI CGIL Castelbuono

Continuano le dichiarazioni a suon di Facebook tra il Dott. Giuseppe Norata e Vincenzo Capuana della FLAI CGIL Madonie Castelbuono in merito alla questione ATO. Norata aveva evidenziato certe problematiche, attribuendo particolari responsabilità ad alcuni sindacati. La risposta della FLAI CGIL Madonie Castelbuono non si è fatta attendere.

 

Peppe Norata:

 

Non mi sono permesso di fare nomi perchè quelli li ho già denunziati alla Procura della Repubblica, non ho bisogno di fare processi mediatici. Non ho citato la Camera del lavoro, se la Camera del lavoro di Castelbuono si sente pizzicata affari suoi (forse ha il carbone bagnato), ma a me non risulta. Sò solo che nella mia gestione le CARTE parlano chiare e le stesse CARTE sono presso le autorità giudiziarie competenti. Mi corre l’obbligo, ancora, ricordare che se i soggetti svantaggiati hanno lavorato e, oggi, continuano a lavorare è perchè qualcuno ha firmato, e si è assunto delle responsabilità, degli affidamenti diretti. Per gli stessi affidamenti, grazie alla solerzia anonima di qualche nostro compaesano, il sottoscritto ha subito un procedimento. Fatti e non ciarlerie come spesso è abituato a fare chi NON SI ASSUME MAI RESPONSABILITA’ DIRETTE E ANCHE PERSONALI. E’, invece, doveroso informare i cittadini che, se agli stessi lavoratori dovesse essere applicato il contratto federambenti (come dice la Camera del lavoro) e non quello delle coop. sociali, il costo del servizio a Castelbuono aumenterebbe almeno di € 500 mila/anno. Perchè se ciò non viene detto la colpa è solo dell’ATO. Penso, in ultimo, che anche sulle elezioni (per riprendere l’argomento) la Camera del lavoro (o chi c’è dietro al profilo) ha il carbone bagnato.

 


Vincenzo Capuana:

 

Il Colosseo e/ o le Piramidi furono costruite senza il rispetto di un piano regolatore, la valutazone di impatto ambientale e il riconoscimento del contratto nazionale di lavoro agli addetti per la loro costruzione. Pertanto, se nel passato c’è la vera modernità e il berlusconismo ne ha attinto a piene mani da queste epoche (rispetto delle regole e delle leggi, della dignità degli uomini e delle donne, etc.etc.), perchè non reintrodurre la schiavitù per la raccolta della munnizza? Il Comune di Castelbuono risparmierebbe altre centinaia di migliaia di euro, il reclutamento del personale su base coercitiva (nessun concorso e/o clientela), e chi gestisce il servizio incassare la prebenda immuni e/o senza alcuna responsabilità. La colpa, in fondo, è solo del bisogno che ci rende schiavi oggi come allora. Ed oggi, come allora, si muore per la libertà. Onore alle vittime del Mediterraneo, orrore per gli irresponsabili.

 

Peppe Norata:

Mi spiace che il sig. Capuana (che finalmente si è firmato dopo un autorevole quanto argomentato intervento) lascia passare il messaggio che i lavoratori non sono messi in regola e disconosce (o fa finta) che gli stessi operatori, oltre ad essere messi in regola (le coop applicano un contratto dei servizi sociali che è economicamente meno oneroso…. tutto quà), sono adeguatamente assistiti dal punto di vista sociale e che nessuna azienda, che ricerca il profitto, assumerebbe molti di loro. Lasciamo perdere il fatto che io possa essere stato irresponsabile nella gestione dell’ATO (ai posteri …) ma forse, a questo punto, sarebbe meglio che i legali rappresentanti delle cooperative si tutelino davanti a questi interventi deliranti, finalizzati a distruggere, in maniera più o meno consapevole, ciò che in paese il centro sinistra ha costruito in 20 anni di buona amministrazione, dove NESSUNO è stato lasciato indietro

Poi permettetemi una domanda che rivolgo a TUTTI: ma il sig. Capuana alla camera del lavoro c’è entrato per pubblico concorso?

 

FLAI CGIL Madonie Castelbuono

La CGIL esiste grazie a tanti Compagni che svolgono la loro attività su base volontaria. Ed Il Compagno Vincenzo Capuana presta la sua attività, ed è riconosciuto dai lavoratori come DIRIGENTE della Nostra Organizzazione, a titolo di una collaborazione volontaria e gratuita non essendo dipendente della CGIL. Così come immaginiamo che a titolo di collaborazione volontaria e gratuita sia prestata l’attività dell’Amministratore Delegato, Presidente e Liquidatore per conto degli ATO. E il Compagno (Noi usiamo ancora questa vezzosità di definirci compagni) Capuana e la CGIL hanno sempre difeso i lavoratori e le cooperative, laddove i pagamenti sono in ritardo e viene riconosciuto un contratto diverso da quello che prevede la legge; loro si, sono vittime del sistema.

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