Rifiuti: fra emergenze e commissari, la nuova era nasce nel caos

Rifiuti: fra emergenze e commissari, la nuova era nasce nel caos

Non c’è pace per il servizio di raccolta dei rifiuti in Sicilia. Dalla mezzanotte di ieri è finita l’era degli Ato ed è nata quella della Srr. Ma le nuove società di servizio di raccolta dei rifiuti prendono vita nel peggiore dei modi possibili.

 

I Comuni non hanno alcuna intenzione di procedere alla rimodulazione del servizio ed alla creazione delle nuove strutture, la Regione non ha intenzione di cedere ne di rinviare ed ecco che parte il braccio di ferro.

 

La riforma inizia con la nomina di 15 commissari per 27 ato. Con il decreto del Presidente della Regione dello scorso 27 settembre già operativo perché notificato alle strutture interessate ma ancora non pubblicato sugli organi ufficiali e predisposto dall’assessorato all’Energia e con le indicazioni dell’assessore Nicolò Marino, in realtà la Regione ridisegna già gli ambiti, scavalcando i territori provinciali ed accorpando, sotto i commissari, zone fra loro neanche limitrofe ed insistenti su Province o gruppi di Comuni diversi fra loro.

 

A Palermo, saltato a piè pari l’ato 3,  Maurizio Norrito, dipendente del dipartimento Rifiuti, gestirà gli Ato 1, 2 e 4 (Partinico, Monreale e Bagheria); gli Ato 5 e 6 finiscono nelle mani di Eugenio Amato; Enrico Vella, proveniente dall’ufficio di gabinetto dell’assessore Marino, p chiamato a gestire l’ex Ato Caltanissetta 1. Sempre dal gabinetto di Marino, il capo vicario dell’ufficio di diretta collaborazione, Ferdinando Buceti gestirà l’Ato 2 di Agrigento, ma anche gli ato 4 e 5 di Catania Nell’agrigentino Loredana Ferrara guiderà l’Ato 1 e  Nino Lo Brutto l’Ato 3. Due i commissari a Trapani,  Francesco Lombardo (ato 1), Leonardo Coniglio (Ato 2). A Catania gli Ato 1,2 e 3 vanno nelle mani del Commissario della provincia appena nominata segretario generale comunale e in forse con l’incarico commissariale proprio alla Provincia. Antonella Liotta, però, viene ricompensata con la guida dei tre ato principali dell’area etnea.

 

Singolari alcuni incarichi che costringeranno i funzionari a correre di qua e di la dalla Sicilia. E’ il caso di Michelangelo Landro commissario a Ragusa ma anche nell’Ato Caltanissetta 2 e, come detto, del vice capo di gabinetto di Marino che viaggerà fra i rifiuti catanesi ed agrigentini. Infine potrebbe esserci un ruolo per Marco Pellos indicato nelle indiscrezioni delle ultime ore ma ancora senza decreto di nomina.

 

Non c’è commissario, invece, a Messina dove il passaggio alla nuova gestione sembra essere in corso. E’ stato eletto, infatti,  il Consiglio di amministrazione Messina-Area Metropolitana della Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (S.R.R.). Lo ha reso noto il Commissario straordinario della Provincia regionale Filippo Romano, aggiungendo che la società verrà costituita lunedì prossimo, data del prossimo incontro. Presidente del Cda è il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Maria Teresa Collica. I componenti sono il sindaco di Messina Renato Accorinti, sindaco di Terme Vigliatore Bartolo Cipriano, il sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco, il sindaco di Fiumedinisi Alessandro Rascona’. Del collegio sindacale fanno parte Pietro D ‘Ali’, Riccardo Ramuglia e Leonardo Termini. Componenti supplenti sono Mauro Soraci e Sebastiano Baglione. La mappa, però, non è completa ed è probabile che arrivi qualche altra nomina da qui a breve.

 

I commissari saranno in carica fino al 15 gennaio, dunque di fatto hanno poco più di tre mesi per il passaggio da una struttura ad un’altra. Ma quello che trovano è certamente difficile da gestire.  Lo sa già Enrico Vella il primo commissario insediatosi ieri stesso. Il suo primo atto a Caltanissetta è stato la proroga del servizio di raccolta così come previsto dall’Ato soppresso prorogando anche, di due mesi i contratti con i netturbini precari ovvero quelli assunti dopo il 2009.

 

Emergenze rifiuti vengono denunciate da tutte le province ed il problema principale sarà quello del personale. Proprio i dipendenti assunti dopo il 2009 non possono transitare nelle nuove società ma solo in un bacino dal quale attingere per le esigenze. Di fatto quasi tutti gli Ato hanno bisogno di quel personale che da ieri è disoccupato. A Palermo i 190 del Coinres hanno perfino occupato la Cattedrale nei giorni scorsi. Ma crisi occupazionale a parte senza di loro i servizi si fermeranno.

 

Il dado, comunque, ormai è tratto e la riforma partita ma sotto il segno dello scontro e dell’emergenza.

 

Fonte: http://palermo.blogsicilia.it

 

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Cosa ne pensi? Commenta!x