Risposta Articolo su “Supra u Ponti” del 15 aprile – “Domenico Prisinzano il trait d’union di una nuova coalizione”
Gentile direttore di “Supra u ponti”, Caro Peppe Spallino, in merito all’articolo sul numero di “Supra u Ponti” del 15 aprile 2021 ritengo inutile ripercorrere episodi del passato che oggi non sono di alcuna utilità né ha senso fare contrapposizioni di tipo personale. In merito alla “Costituente per la Castelbuono di domani”, di cui faccio parte, preciso che è un movimento politico che si impegna per Castelbuono e per il momento non è intento a far circolare nomi per la candidatura a Sindaco.
Vi informo, invece, che ha intrapreso uno studio su temi di natura sociale, economica e culturale nell’intento di perseguire uno sviluppo armonioso e sostenibile avendo come riferimento i valori fondanti della nostra Costituzione. Il percorso iniziato vuole, pertanto, condurre alla maturazione e condivisione di una azione politica che sappia individuare sia le scelte da effettuare nell’immediato che quelle a lungo termine ponendo le basi per il futuro.
Questa azione richiede l’impegno gratuito di molte persone libere e responsabili dotate di elevato senso civico disponibili al confronto con tutte le realtà presenti nella nostra Comunità. Di questo percorso, lungo e non semplice, possono essere partecipi, nel segno del rinnovamento, tutti coloro che si riconoscono nei valori della democrazia e della solidarietà sociale nel rispetto delle persone, dell’ambiente e del paesaggio.
Cordialmente, Domenico Prisinzano
Castelbuono, 17 aprile 2021
Carissimo Mimmo, anche se non faccio parte del movimento “costituente per la Castelbuono di domani” condivido in pieno il senso del tuo messaggio, quando affermi che il movimento “non è intento a fare circolare nomi di eventuali candidati alla carica di Sindaco” in quanto, appunto i nomi, sono quello che che qualcuno vuole, in modo da poterli “bruciare” ancora prima di essere proposti, ma in particolare quando fai riferimento a “persone libere e responsabili”
Sarebbe ora che tutte queste persone, a prescindere che facciano parte di questo movimento o di altri raggruppamenti, venissero fuori e prevalessero su quanti esprimono la loro opinione, oltre che il voto, in base se il candidato sindaco è dato vincente o meno o peggio ancora per “dover” ripagare un “favore” precedente ricevuto, senza rendersi conto che in tal modo hanno buttato alle ortiche, il sacrificio anche estremo, fatto da chi ci ha preceduto, per garantire un avvenire migliore alle generazioni future.
Ma chi scrive??? Si legge inserito da redazione ma ….. è proprio vero il detto che chi pratica cu zuoppo all’anno zuppichia.
Come chi scrive? È chiaro, no? O ti serve un disegnino per capirlo?
Bastava dire grazie, invece di apporre la firma e mettere il pollice verso sulla segnalazione
La strategia politica del nostro caro sindaco non tarda ad arrivare “dove incomincia a crescere qualcosa che puo attentare al suo potere ” BRUCIARE siamo in tempo di covid tre persone che parlano pensano progettano vanno scompigliate ,vale solo il pensiero unico del re .Consiglio vivamente alla Costituente di fare una analisi dal 2017 quando si e insedato il re fino ad oggi e cominciare a ricordare tutte le azioni discutibilissime portate avanti dal nostro purtroppo re (caso Liccia ,chiusura ingresso comunale senza un valido motivo ,laghetto a Vicaretto in barba a tutte le dovute autorizzazioni ,rimozione pietre del castello sperpero di soldi publici per acquisto visiere e tante altre cosette di bassa politica che senza dubbio non sfuggono ad osservatori attenti ).Ilpopolo dimentica ha bisogno che per cambiare si ricordino queste azioni al limite della legalita e di bassissimo valore politico e democratico Ricordare ricordare per non sbagliare ancora i 723 sono pronti ad agire .
mah, se ci fosse una maturità politica dell’elettorato si potrebbe ragionare della qualità di vita. il problema della politica al sud ed in particolare in Sicilia è la cronica depressione economica, l’assenza di un terreno che favorisca l’impresa, la desertificazione del tessuto produttivo (pensate all’ex area aindustriale di termini) il risultato è che la politica diventa vettore economico primario. quella che ti fa avere la boccata di ossigeno. dove aspire di “entrare nella PA” …semplicemente per il deserto economico che ci sta. e che da un potere enorme alla politica, da servizio al cittadino a speranza del cittadino. questo è l’equivoco e l’errore di base che produce circoli viziosi di pessima gestione. come faccio poi a pretendere il rispetto delle regole…pertanto il cittadino tipo, in un’ignoranza generale comunque pervasiva, è un suddito, che tutto sommato in alcuni casi preferisce essere suddito, e ci sta il re. appunto, il re.