Noi rivogliamo … Le Fontanelle

Da tanto, troppo tempo, Castelbuono non ha più un teatro: un sipario di polvere e oblio è sceso dal 1984 su Le Fontanelle che ora è poco più di un rudere, uno spazio inservibile dentro, un mostro senz’anima fuori, un vuoto angosciante nell’anima di chi lo ha conosciuto, un’ansia di viverlo in chi lo ha solo sentito dire.

Questo senza che le amministrazioni succedutesi da allora, abbiano fatto alcunché di concreto ed efficace per la sua rinascita. Quando ci hanno provato, come nel caso del progetto spentosi -per fortuna- a dicembre 2015, hanno rischiato di distruggerne lo scopo, l’anima, consegnando ai castelbuonesi solo un vuoto simulacro del nulla. Lungi da noi l’attribuire colpe a chicchessia, ma i progetti, che puntano ad ottenere laboratori teatrali o sale polifunzionali con spazi risibili, non sono quello a cui i Castelbuonesi erano abituati né quello che attendono da 22 anni.

Noi rivogliamo … Le Fontanelle

Ci dicono che questa voce rimbombi nel cuore di molti Castelbuonesi: e noi speriamo di riunire tutti i castelbuonesi che la sentono il 26/12/2016 alle 17:00 nella ex Chiesa del Crocifisso (Centro SUD) in Corso Umberto. Lì vogliamo condividere i fatti del passato remoto, del passato recente, del presente e del futuro che speriamo. Vorremmo fare in modo che nessuno possa più indossare il progetto di rinascita di Le Fontanelle solo come un distintivo, un fregio da appuntarsi, senza alcuna cura della sostanza dello scopo: quella sostanza che rende imperativo realizzare qualcosa che sia un vero teatro, il teatro dei castelbuonesi, lo strumento con cui poter tornare a sognare sull’onda dell’arte, della cultura, della tradizione, del divertimento, dell’approfondimento.

La frase che abbiamo sentito più volte e da più voci, anche in pubblico, riguardo alla esigenza di far sì che la sostanza dell’intervento realizzi i requisiti primari di un vero teatro, è: “Questo compito spetta ai progettisti”. Come se la committenza non debba dire, pretendere, dal realizzatore precisi requisiti e efficacia di scopo. Ecco, questa frase può essere simbolicamente assunta come testimonianza del disinteresse verso la sostanza dell’intervento e dell’interesse esclusivo verso il “fregio”.

Il comitato per Le Fontanelle sorge proprio per colmare questo vuoto di sostanza, di passione, di anima, ma anche di analisi di fattibilità preliminare non approfondita dalla committenza, di attenzione alla necessità che le esigenze costruttive sposino quelle funzionali di scopo e che non si intraprendano strade diverse da quello che si può definire teatro a buon diritto. Il comitato nasce da un gruppo di interessati appassionati ma vuole coinvolgere tutti i castelbuonesi che sentono propria questa esigenza; siamo perfettamente consci che l’unica nostra possibilità, l’unica forza che possiamo mettere in campo, è quella delle idee che, pur essendo intangibili fisicamente, quando sono sostenute da tanti, speriamo da tutti i castelbuonesi, sono in grado di spazzare qualsiasi interesse non di scopo.

Condivideremo con voi i fatti. Quelli che ci racconta la storia; quelli che indicano come possibile una ristrutturazione di Le Fontanelle secondo le norme vigenti ma mantenendo un numero di posti congruo; quelli che dichiarano possibile una ristrutturazione architettonica e volumetrica che si armonizzi con le linee della splendida Piazza Castello dove sorge Le Fontanelle, risolvendo il vulnus creato dal tetto del vecchio Le Fontanelle (che tutt’ora è anche un pericolo ambientale seppure sigillato); quelli che evidenziano la possibilità di una ristrutturazione antisismica che rispetti le norme in questo ambito.

Noi rivogliamo … Le Fontanelle

Il 26/12 aspettiamo tutti gli interessati all’argomento. Non abbiamo fini diversi da quello riassumibile con “Noi rivogliamo … Le Fontanelle”, e vogliamo raccontare una storia vera, cominciata secoli fa; una storia vera che purtroppo si è interrotta per tanti anni, una storia vera che qualcuno stava facendo diventare un dramma, una storia vera che ancora oggi ci fa tremare, per il sospetto che qualcuno stia di nuovo riprovando a trasformarla in tragedia.
Venite e scopriremo insieme ciò che era, ciò che è stato, ciò che può essere di nuovo, soprattutto se saremo in tanti a volerlo. Questa è la sola cosa che ci preme: spingere ed essere vigili, con tutti i mezzi e con tutte le forze che i castelbuonesi vorranno mettere insieme, perché quello che riteniamo un sogno da rivivere diventi realtà e non si trasformi un incubo da cui non poter più risorgere. È cento volte meglio continuare ad avere una speranza da realizzare che realizzare un mostro da piangere per sempre.

Il comitato per “Le Fontanelle”

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