Scoppia anche il caso dei cimeli del patriota Porcelli
Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la lettera dei fratelli Peppe e Mimmo Martorana, eredi del sottufficiale garibaldino Giovanni Galbo, in cui si chiedeva che fine abbiano fatto i cimeli del loro illustre avo donati nel 1973 al Comune.
Adesso pure Rosaria Prestianni, erede del patriota Francesco Porcelli, che fece parte del Comitato della guerra nella rivoluzione del 1848 e a cui è dedicata una strada di Palermo che congiunge corso Tukory a via Monfenera, si chiede che fine abbia fatto la fotografia d’epoca del suo antenato, anch’essa donata a suo tempo.
(Madonielive – Giuseppe Spallino)
Speriamo che, finalmente, si possa scoperchiare il vaso di Pandora delle appropriazioni indebite. E, visto che ci siamo, chiediamo pure che fine hanno fatto le due mappe di fine Settecento-inizio Ottocento di Castelbuono che Gioacchino Cannizzaro (avendole trovate in un negozio di antiquariato in via sant’Anna) segnalò al Centro Civico, facendole acquistare.
già …
Facciamo scoppiare un altro caso: vorrei sapere chi si e “arrubbato” la fontana di San Paolo! Da ragazzino me lo sono sentito dire mille volte! Si faccia finalmente luce anche su questo, scoperchiando il vaso…..
Per la precisione è “cu abbruçiàu a funtanê san Paulu?” ma questo è secondario. Capisco il suo umorismo, ma direi che c’è poco da ridere. O, sulla scorta di un più noto detto dobbiamo aspettare che s’arròbbanu (in questo caso sì) a sant’Anna per mètticci i gradi?
E bravo Catalano!! (Massimo, naturalmente). Ringrazio per la giusta precisazione. Posso dire, allora, che: ” nni finiu comi a festa a Santuzza ” ?
Sì, non sappiamo se arruzzular’i vuttazza, ma u vinu sû vìppiru sicuru