Scuola media: la lettera della prof.ssa Annamaria Raimondo

Riceviamo e pubblichiamo in basso la lettera di una ex docente dell’I.C. Francesco Minà Palumbo, la prof.ssa Annamaria Raimondo, la quale interviene in merito ai lavori attualmente in corso alla scuola media


Vicina alla nostra scuola

Mi permetto queste poche righe , rompendo il mio notorio riserbo, perché nella mia vita, lunga ormai 80 anni, non avevo mai assistito a vicende gravi  come quella attuale: 

Vedere prendere forma tutto ciò, ha frantumato il mio cuore e messo in moto la macchina dei ricordi.

In più di 40  anni di servizio nella scuola media ho avuto la fortuna di crescere ed educare centinaia  di alunni che, poi, sono a loro volta diventati genitori di altri alunni. 

I ragazzi entrano nel nostro cuore di insegnanti , si aggrappano alle nostre vite , ne fanno parte per sempre; con ciascuno di essi si stabilisce un legame forte fatto di stima, rispetto, affetto e onestà , di gesti e parole . 

Tutti loro sono stati anche la mia famiglia. 

Ogni giorno portavo a casa con me le loro storie , i timori ,le gioie e le speranze , ma anche le incertezze che, poi insieme, si superavano. 

Li ho visti appassionarsi, consapevoli che solo lo studio forma le menti libere e coraggiose. 

Ancora oggi incontrandoli ormai adulti,  li rivedo seduti ad occupare il loro posto. 

Ho sempre insegnato loro l’amore per la lettura , il rispetto di se stessi , degli altri , delle istituzioni .

Tenevo che tutti loro avessero senso civico , che fossero virtuosi ne confronti del prossimo , della loro comunità , che facessero loro, nella maniera più alta , il concetto di bene  comune e lo applicassero al loro agire . 

Ho sempre insegnato ai miei ragazzi il valore della storia che ci da radici e giustifica i nostri ideali , senza farci correre il rischio di diventare ignavi .

Ma oggi vedere quelle macerie , osservare quella violenza ….mi rattrista e sgomenta allo stesso tempo. Ai miei alunni ho sempre raccomandato di non rubare dai libri, ma di farsi accompagnare da loro nella scoperta della crescita perché mai più  potesse accadere una notte dei cristalli. 
La mia età mi racconta di cosa erano questi valori nella Castelbuono che mi ha visto crescere e che ha contribuito a formarmi ed erano radici solide. 
Se avessi qualche anno in meno sarei lì, con quei ragazzi, con quegli insegnanti a picchiettare per la dignità che è stata loro tolta. Stiamo vivendo una delle pagine più buie della Nostra storia collettiva, mi auguro che i sentimenti che ho espresso appartengano anche ad altri miei colleghi, ad altri cittadini, nella speranza che chi di dovere metta al primo posto la nostra scuola. 
Prof.ssa Annamaria Raimondo 

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