So.Svi.Ma. nega l’accesso agli atti e chiama i Carabinieri: l’editore del Caleidoscopio denuncia l’abuso

Denuncerà l’abuso e si appellerà a tutti gli organi competenti per far valere il suo diritto di accesso agli atti negato, senza legittima motivazione, da So.Svi.Ma. Spa.
Lo ha annunciato Vincenzo Lapunzina (nella foto), editore del Caleidoscopio delle Madonie, dopo l’ennesimo diniego di accedere ai documenti perpetrato nei suoi confronti dall’Agenzia di Sviluppo Madonie guidata da Alessandro Ficile. Lapunzina, anche nella qualità di editore da anni chiede formalmente di visionare gli atti allegati al Bilancio del 2014; la stessa richiesta è stata avanzata anche dal Sindaco di Polizzi Generosa Pino Lo Verde e dall’ex sindaco di Castellana Sicula Pino Di Martino. “Un diniego – scrive la Punzina – che violerebbe la Legge ed il diritto di informare i cittadini su ciò che accade, nelle segrete stanze, di questo Paesaggio. Non sono serviti fax, raccomandate, né pec: So.Svi.Ma. si rifiuta categoricamente di mostrare documenti che dovrebbero essere in possesso di tutti i soci, pubblici e privati. Invece alcuni allegati al Bilancio del 2014 sembrano essere una creatura mitologica, poiché tutti ne parlano ma nessuno li ha mai visti!”.
L’ultimo atto di questa rocambolesca vicenda si è consumato nella giornata del 6 febbraio quando Lapunzina si è recato di persona presso gli uffici di So.Svi.Ma. a Castellana Sicula per reiterare la sua richiesta, l’ultima datata 3 gennaio 2018. Ficile ed il personale addetto, infastiditi dalla presenza dell’editore, hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri, allertati per prima dallo stesso Lapunzina che motivando ai militari la sua presenza sul posto e spiegando l’accaduto, ha fatto seguire un formale atto di querela, appellandosi anche a tutti gli organi competenti.
«La domanda che rivolgo da anni a So.Svi.Ma. – afferma Lapunzina è semplicemente la seguente: alla data del 27 aprile 2015, allegate al bilancio dell’esercizio 2014, vi è documentazione che attesta la variazione delle condizioni contrattuali dei mutui contratti da So.Svi.Ma. e la l’UNICREDIT? Se esiste questo documento chiedo di prenderne visione ed estrarne copia. Non avendo ricevuto per anni nessuna risposta, mi sono rivolto ai soci di parte pubblica esortandoli a porre all’Ente la medesima domanda. Da quanto emerso è chiaro che anche loro sono stati sfortunati quanto me, non avendo ricevuto, a loro volta, una risposta chiara e netta all’interrogativo posto».
«La mia richiesta è legittima – conclude Lapunzina – supportata dalla Legge. Ho diritto di vedere quei documenti, atteso che questi esistano. Infatti, l’ostinato rifiuto di So.Svi.Ma., non fa che aumentare i miei sospetti, e non solo i miei e gettare un velo di opacità sulla gestione dell’Ente stesso e sulla legittimità delle cariche sociali».
Questa mattina Lapunzina ha inoltrato formale richiesta a tutte Istituzioni locali, regionali ed all’Agenzia per la Coesione territoriale, affinché, si legge nella PEC, valutino “attentamente la legittimità nell’intrattenere rapporti istituzionali con il sig. Alessandro Ficile, n.q. di legale rappresentante della So.Svi.Ma. Spa, in quanto se il 27 aprile 2015 non poteva essere riconfermato membro del Consiglio d’Amministrazione della So.Svi.Ma. Spa, quindi rieletto presidente dell’Agenzia tutti gli atti sottoscritti dallo stesso Ficile, da quella stessa data, sarebbero da ritenersi viziati da nullità”.
(Fonte: Esperonews.it)
La Sosvima, un altro inutile stipendificio, un carrozzone costosissimo creato da burocrati per burocrati con l’unico scopo di inventare posti di lavoro duplicato di quelli che già abbiamo all’interno dei comuni e delle altre amministrazioni periferiche. Che dire dei nuovi carissimi diritti di istruttoria richiesti da Sosvima per l’espletamento delle proprie funzioni che si aggiungono alle decine di migliaia di euro che ogni comune eroga ogni anno per la sopravvivenza di questo ente? Ma i funzionari comunali non erano in grado di svolgere queste funzioni? Ma c’era proprio bisogno di aggiungere ulteriori aggravi nei confronti di coloro che decidono di intraprendere un percorso di impresa di qualsiasi genere? Ma soprattutto era proprio necessario rendere obbligatorio il ricorso a Sosvima per chiunque intende aprire, modificare o anche chiudere una attività imprenditoriale? Basta aprire la pagina web del suap per rendersi conto di quanto costano oggi i servigi di questo inutile carrozzone. E poi ci meravigliamo se i nostri figli scappano all’estero…
Un ente inutile che costa un euro per abitante di ogni comune delle madonie ,un ente che decide anche chi deve candidare per le politiche nazionali,un ente che si presenta come espressione di tutti i sindaci, un ente in mano ad un solo uomo.
1 euro a cittadino pochini mi sembrano
Vero é che il Parco delle Madonie ha abbandonato ,costava troppo senza utilita’.Amministratori trasparenti ,sarebbe corretto publicare i costi del nostro comune per stare in sosvima
vergogna