“Spazi adeguati e dignitosi per i nostri ragazzi”. La riflessione di un genitore

(Riceviamo e pubblichiamo) – Martedì 19 Dicembre gli alunni dell’orchestra della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Francesco Minà Palumbo di Castelbuono e Isnello, accompagnati dal coro degli alunni delle classi quinte della scuola primaria dello stesso Istituto, si sono esibiti, presso il Cinema Teatro Astra di Castelbuono, in “Cantiamo il Natale”.

Oltre agli ensembles di pianoforte, chitarra, clarinetto, sassofono che hanno visto protagonisti i ragazzi della scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale, l’orchestra, insieme al coro dei bambini della scuola primaria, ha presentato tre brani natalizi come augurio di speranza, gioia e serenità.

Il progetto ha coinvolto i ragazzi dell’orchestra, egregiamente guidati dai professori di strumento, ed i  bambini delle classi quinte della primaria, sul solco della continuità che vede protagonisti gli alunni a partire dalla scuola dall’infanzia fino alla secondaria di primo grado.

La musica è bellezza, armonia, unione, condivisione. È un talento che va coltivato, valorizzato, motivato, custodito con cura.

I ragazzi, insieme agli insegnanti, con impegno, sacrificio e passione costruiscono un tessuto di competenze e relazioni che non può che arricchirli e migliorarli e che, sicuramente è un orgoglio per Castelbuono, da sempre sensibile all’Arte in tutte le sue espressioni.

Ciò che tuttavia rattrista è la mancanza di spazi adeguati e dignitosi che facciano da cornice a questa meravigliosa realtà che la nostra scuola è riuscita a creare, impreziosendola ancor di più.

L’orchestra, formata da 72 elementi, deve potersi disporre in spazi consoni, non arrangiati o poco sicuri, in spazi dedicati ed atti a valorizzare l’acustica e tutto  ciò che, insieme, questi ragazzi riescono a regalare. Se manca tutto questo si rischia di perdere sfumature ed aspetti fondamentali della musica, rischiando di vanificare parte del lavoro pazientemente svolto da ciascuno di loro.

In un momento in cui siamo sempre più distratti dai rumori e dalla confusione che i social e la realtà che viviamo sono capaci di produrre, la Bellezza dell’Arte va difesa con ogni mezzo affinché coinvolga sempre più giovani, purtoppo distratti da altro. È un nostro dovere farlo.

Non si può accettare che il lavoro immenso che i nostri ragazzi ogni giorno fanno, insieme ai loro insegnanti, con impegno ed energia, venga represso in spazi angusti, tristi, vetusti e non pienamente fruibili come quelli messi a disposizione in questa occasione.

È mortificante per chi dirige, per chi si deve esibire e per chi vorrebbe trascorrere piacevolmente qualche ora, ascoltando musica ed  assaporando Bellezza.

L’Arte va valorizzata, non repressa.

E una realtà così bella come questa giovane orchestra va promossa ed accompagnata nel migliore dei modi.

Anche questo è senso civico e di grande responsabilità.

Ad maiora, in ogni senso…

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