“Sui passi indietro e i diritti violati”. Lettera aperta al sindaco di Castelbuono

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la lettera aperta che Massimiliano Città ha indirizzato al sindaco di Castelbuono Mario Cicero.

Egregio Sindaco,
apprendo, senza molto stupore, che rifacendosi a suoi precedenti atti, ha riproposto un’ordinanza sulla viabilità (ordinanza disciplina viabilistica n.83 del 04/07/2017) che definire sconcertante è ben poca cosa.

La tutela dei pedoni e del decoro della nostra amata cittadina senza dubbio è uno dei punti forti che qualsiasi amministrazione deve portare avanti, ma se tale azione va a scapito delle classi più deboli della nostra comunità, Le assicuro, Sindaco, che quest’ordinanza non è né può essere diffusa e fatta osservare in mio nome e in nome di chi difende i diritti costituzionali di libertà.

La nostra amata Costituzione che Ella di certo conoscerà a menadito afferma nel meraviglioso articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”, pertanto un’ammistrizione che risponda a tale nome deve rimuovere gli ostacoli, non aggiungerli.

Giuridicamente La informo, inoltre che, un ormai consolidato orientamento giurisprudenziale ha “statuito” che nel momento in cui si autorizza ad una sola tipologia di mezzo a motore il transito nell’area pedonale urbana tale autorizzazione deve essere estesa alla categoria di disabili debitamente muniti di pass. Certamente di questa norma i Vigili urbani saranno a conoscenza, ma per completezza di informazione di seguito Le trascriviamo la sentenza della Corte di Cassazione n 719/08, del 16 gennaio 2008: “Dispongono gli artt. 12 ed 11, 1^ e 2^ co., d.p.r. 16 settembre 1996, n. 610, che alle persone detentrici dello speciale contrassegno, di cui il regolamento di esecuzione ed attuazione del codice della strada prevede il rilascio da parte dei comuni alle persone con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (oltre che ai non vedenti), è consentita la circolazione e la sosta del veicolo al loro specifico servizio nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali urbane, qualora sia autorizzato l’accesso anche ad una sola categoria di veicoli per l’espletamento di servizi di trasporto di pubblica utilità, e che detto contrassegno deve essere apposto sulla parte anteriore del veicolo ed è valido per tutto il territorio nazionale.”

Pertanto la Sua ordinanza, autorizzando il passaggio nelle aree pedonali urbane ai mezzi di emergenza e ai mezzi delle forze dell’ordine, toglie diritti non li tutela. Definirsi o afferire a movimenti che si appellano democratici ha la grossa responsabilità e porta su di sé il fardello di essere REALMENTE democratici, e tutelare REALMENTE i diritti.

Infine, La invito calorosamente a rivedere l’ordinanza o a predisporre mezzi alternativi per il trasporto dei disabili nelle sudette fasce orarie in cui nella nostra amata comunità si sancisce da parte Sua una “sospensione della libertà personale”, e in relazione a ciò, invito la cittadinanza, ove Ella volesse mantenere tale ordinanza, a una raccolta firme per farla cancellare.
 
Massimiliano Città

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