Sui treni siciliani, passeggeri «bestie»

Sui treni siciliani, passeggeri «bestie»

 

Sui treni che circolano in Sicilia i passeggeri sono trattati come «bestie». La denuncia arriva da Giacomo Fazio, presidente comitato pendolari Sicilia che ha scritto all’assessore regionale infrastrutture e trasporti, Antonino Bartolotta, e all’ingegnere Marco Pittaluga, direttore generale per investigazioni ferroviarie. «Quello che accade giornalmente sui treni siciliani – si legge nella missiva – è sempre più sconvolgente. Treni sempre più affollati a causa di una crisi che attanaglia sempre più le persone e dalla quale gli unici immuni sono i nostri politici». A circolare sulla rete ferroviaria siciliana ci sono «treni con tre carrozze, circolino con una carrozza chiusa per porte guaste e malfunzionamenti vari, e le persone stipate come bestie. Come bestie e in condizioni di sicurezza sempre più drammatiche».

 

Il comitato chiede alle autorità competenti di conoscere l’esatta composizione programmata per tutti i treni nelle direttrici Palermo-Messina, Palermo-Agrigento, Palermo-Punta Raisi, Palermo-Giachery e Palermo-Trapani. «E’ chiaro che se un treno è programmato con 4 carrozze – continua la lettera – non può essere effettuato con un solo Minuetto». Il comitato vuole conoscere se l’errata composizione viene sanzionata, «perché in caso contrario è chiaro che viene commesso un illecito che ci riserviamo di denunciare alle autorità competenti. Altrettanto passibile di denuncia chi è proposto a controllare ed invece sorvola quotidianamente». Il comitato invita l’assessore regionale «ad un giro sui nostri caldi ma tanti pieni di umanità treni e quanto prima ad adottare tutti i provvedimenti del caso».

 

Una interrogazione al Ministero dei trasporti è stata presentata da Magda Culotta. «Il sistema della viabilità e del trasporto passeggeri in Sicilia – scrive la parlamentare dei democratici e sindaco di Pollina – sconta un pesantissimo quadro di perduranti ritardi e d’inefficienze nei lavori di ammodernamento e sviluppo della rete infrastrutturale regionale. A fronte di 1.378,4 chilometri di rete ferrata, 1.200 sono ancora a singolo binario e 578 non elettrificati». Nella sua interrogazione Culotta scrive: « la soppressione di treni regionali, e anche dei collegamenti per i pendolari, ha ormai il carattere della quotidianità. L’unico materiale rotabile messo a disposizione della direzione regionale Sicilia, in tempi relativamente recenti, è costituito dai Minuetti, assolutamente non adatti a coprire lunghe tratte tipo la Palermo-Messina e spesso fermi per guasti; a questo si aggiunga la carenza nel funzionamento del condizionamento».

 

E il sindaco di Pollina aggiunge: «i collegamenti regionali su ferrovia sono ridotti a ogni cambio dell’orario dei treni e sostituiti, nonostante i costi energetici più elevati, con servizi pullman, determinando l’intasamento di strade e autostrade regionali e la compromissione della sicurezza stradale». Al Ministro la parlamentare siciliana chiede seè conoscenza «delle scelte di Trenitalia dirette al drastico taglio del servizio, con soppressioni di treni che si potranno verificare già a giugno 2013; quali iniziative intenda assumere sul potenziamento della rete ferroviaria e «vista l’assenza di un contratto di servizio Trenitalia-Sicilia se il Ministro sia a conoscenza dell’eventuale applicazione di penali a Trenitalia in Sicilia per i ritardi, le soppressioni, l’errata composizione del materiale, la mancanza di pulizia, e, se confermate, quale sia la loro entità e l’utilizzo conseguente delle somme stornate».

 

(cefalunews.net)

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