Sulla vicenda Milocca interviene, su CastelbuonoLive, Vincenzo Cintura il presidente del cda che ha gestito la struttura
Pubblichiamo di seguito il commento che il il presidente del cda che gestiva l’Hotel Milocca, Vincenzo Cintura, ha fatto pervenire a CastelbuonoLive:
Non mi sorprende affatto ciò che anche in queste circostanze viene riportato, per via del fatto che sulla vicenda Milocca nessuno dice la Verità a cominciare dalle istituzioni che per dovere civico avrebbero dovuto iniziare loro col dire come realmente sono andate le cose e come stanno andando. Ma è ormai palese a tutto il Mondo che spesso per convenienza è preferibile travisare la verità e la dove ci fosse ulteriore vantaggio addiritttura fare in modo di ribaltare le cose inventando di sana pianta una verità che non poggia assolutamente su nulla di concreto.
Iniziamoci da molto lontano.
La struttura Milocca nel lontano 1980 è stata presa in cura (Nessuno ne parla del fatto che allora era una porcilaia in assoluto stato di abbandono e fatto ancor più grave utilizzata da quasi tutto il paese di Castelbuono per vari usi e fini non certo assimilabili a quelli per i quali questa opera era stata creata dalla Regione Sicilia) in uno stato assolutamente pietoso, possiamo fornire le fotografie e le realazioni tecniche dello stato dei luoghi di allora.
La cooperativa FUTURA, nata grazie ad una legge che agevolava l’attività giovanile, ottiene un finanziamento Regionale finalizzato all’avvio al lavoro dei propri soci TUTTI CASTELBUONESI, ottenendo un finanziamento a fondo perduto per la realizzazione di un albergo montano denominato MILOCCA.
Con Decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 161/85, la stessa Regione Affida la struttura Milocca alla Cooperativa Futura, la quale è obbligata dallo stesso decreto a spendere interamente le somme alla stessa erogate per ripristinare adattare allo scopo albergiero ed adeguare la struttura MILOCCA, la stessa Cooperativa ha dato seguito a quanto riportato nel decreto, ma oltre tutto ha integrato negli anni con fondi propri ulteriori migliorie e manutenzioni dell’immobile stesso, fino a quando è stata costretta a chiudere la struttura ma non certo per le boiate e falsità riportate nel sito Castelbuono.org o addirittura sulle ulteriore fandonie riportate su MadonieLive al quale ho già provveduto a chiedere possibilità di replica per dovere di cronaca e sopratutto per rispetto della mia persona.
La Provincia di Palermo non ha nessun rapporto con la Cooperativa Futura, ha solo negli anni costruito, in mala fede, un rapporto epistolare finalizzato a creare un contenzioso che non poggia su nulla in quanto la stessa Cooperativa Futura non ha nessun Contratto di locazione con nessun ente è questo lo possiamo dimostrare con carte alle mani e documenti ufficiali che tra l’altro possono essere recuperati anche senza il nostro consenso in quanto si tratta di atti pubblici, ma la stessa Provincia non ha mai provveduto, ritenendosi proprietaria dell’immobile ad effettuare mai nessun tipo di manutenzione ne ordinaria ne tanto meno straordinaria ma su questo argomento essendoci un giudizio pendente ritengo giusto nei confronti degli avvocati che mi assistono non approfondire oltre, ma posso garantirvi la nostra estrema disponibilità ad un confronto chiaramente in presenza dei miei avvocati.
In ultima analisi vi chiedo di darmi una risposta.
Come mai la Provincia non si è attivata (In forza del valore del Bene) a protezione dei posti di lavoro dei dipendenti della struttura MILOCCA e le altre presenti nel territorio a risolvere tempestivamente la problematica relativa la frana che ha determinato definitivamente la chiusura della struttura in considerazione del fatto che per ben due anni ci siamo dovuti attrezzare, pur di lavorare e non buttare in mezzo la strada i dipendenti dell’albergo, con mezzi di fortuna (Asini, 4X4 etc. etc.) pur di portare le persone in albergo e lavorare?. Vergogna utilizzare una persona che ha dimostrato a tutti che era venuto a Castelbuono per salvare dal declino un’albergo che dava da lavorare a tante persone, per fini propri e sopratutto Politici. Mi vergogno da solo. Quando ho preso in mano le redini della società la struttura non arrivava a 4000 presenze l’anno, nessuno dice però che nel primo semestre successivo il mio ingresso la struttura le aveva già superate di gran lunga. Gradirei essere contattato per potere approfondire e chiarire tante cose che a tante persone conviene chiaramente non dire. Alzare un polverone è conveniente sopratutto quando si vogliono nascondere la proprie malefatte e mi riferisco un po a tutti in generale. Ma bisogna tenere conto che poi quando la polvere svanisce la verità viene comunque a galla. E’ Giunto il Momento di dirla la verità ed io sono pronto ed a vostra disposizione. Ho anche perso la mia Famiglia a causa di questo albergo ora basta. Attendo sollecitamente un vostro contatto.
Grazie e buona giornata.
Vincenzo Cintura
Sig. Giardina, capisco la foga dettata dall’argomento a lei molto caro e la necessità di difendere il suo operato, ma non riferisca cortesemente di “boiate e falsità” in merito a quanto pubblicato (e non scritto) da Castelbuono.Org.
Se si riferisce, come credo, a:
http://www.castelbuono.org/alla-provincia-scoppia-lo-scandalo-milocca-canoni-mai-riscossi-per-lhotel-sulle-madonie/
è un articolo di Ivan Mocciaro, tratto pubblicato da Repubblica Palermo del 28/7/2012 . (Qui l’originale, pedissequo al nostro:
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/07/28/news/alla_provincia_scoppia_lo_scandalo_milocca_canoni_mai_riscossi_per_l_hotel_sulle_madonie-39885567/)
Se ha da rispondere al collega Mocciaro può farlo tranquillamente sia qui che su Castelbuono.Org e saremo entrambi lieti, ne sono certo, di dare spazio a chiarimenti su questo triste epilogo e magari di dimostrare a tutti perché (quelle di Repubblica, e non di Castelbuono.Org) altro non siano che “boiate e falsità”.
Egregio (solo per educazione e non per altro) Sig. Cintura,
per dovere morale e di cronaca, mi sembra doveroso puntualizzare,che lei è stato “disprezzato” da una parte del popolo di Castelbuono,perché ha contratto dei debiti con le varie attività commerciali autoctone e che gli stessi a tutt’oggi non risultano essere stati saldati. Se riesce a fornire prove contrarie a quanto io asserisco, non avrebbe motivo di dare queste serie di spiegazioni complesse e dislessiche che servono solo a confondere il lettore e a cercare di dare una legittimità al suo operato. Per quanto riguarda il passato,il suo excursus, certamente non deve chiarire nulla a noi castelbuonesi, che da tempo viviamo in questo territorio, pertanto le polemiche che lei solleva nei confronti della cooperativa Futura cercano di gettare fango su brave persone che ogni giorno facevano il proprio lavoro spendendo come lei stesso sostiene quanto ricavavano, o aggiungendone il resto, dalla Provincia e/o Regione. Nella speranza che possa rivedere le sue posizioni e di saldare quanto contratto nel passato, perché non è corretto il comportamento che lei ha assunto nei ns. confronti,popolo Castelbuonese.