Teatro Le Fontanelle: «la scelta di fare u cammaruni li asfalterà»! Riusciranno a capirlo i nostri eroi?


Riceviamo e pubblichiamo da parte del Comitato Le Fontanelle

Egregio Sindaco,
Ammettiamo che lei (nchiffaratu com’è) non abbia ancora avuto il tempo di rispondere alle ultime domande in ordine al progetto di “recupero e ristrutturazione dell’ex cine teatro Le Fontanelle” (tra virgolette, l’esatto titolo del progetto di finanziamento vigente, ricordiamocelo. Nessun riferimento a centro mono o poli-funzionale o CAMMARUNI). Ma sono passati 4 giorni, in assoluto non molti, troppi però considerando che fra 30 giorni scadranno i termini del finanziamento e a oggi oltre a non avere un progetto concreto da sottoporre, sappiamo che se questo si materializzasse in tempo, deluderebbe le aspettative di tutti a parte quelle sue, dei Progettisti e di qualche cammarunista.

E allora il Comitato per Le Fontanelle le vuole segnalare, rendendolo noto anche ai castelbuonesi, che non lascerà nulla di intentato perché il progetto rispetti le attese, secondo le linee condivise, almeno a parole,  anche da lei, salvo poi, nei fatti, rimangiarsi tutto per due volte.

Noi siamo già all’opera e il 28/11 abbiamo incontrato due parlamentari all’ARS del M5S, gli onorevoli Roberta Schillaci e Nuccio Di Paola, entrambi membri della commissione cultura. Cultura, egregio Sindaco! Perché il Teatro significa cultura per quasi tutti. Non progettare sale trattenimenti, né assistere distrattamente, ppi faccifarìa, a una pièce teatrale mentre si compone un post che accusa indebitamente altri di non essere presenti.

I due deputati hanno immediatamente compreso la fondatezza delle domande e presto le chiederanno di approfondirle, se non l’hanno già fatto. Anche loro si chiedono perché, in un progetto finalizzato al restauro di un Teatro, si dia priorità al foyer e a una inquietante strada finalizzata al solo foyer, si avallino discutibili soluzioni progettuali difficilmente compatibili con l’area castellana e non si attribuisca alcuna priorità agli arredi scenici e teatrali. Vogliono capire se il progetto rispetta l’obiettivo dichiarato di recupero e ristrutturazione dell’ex cine teatro (= cultura, come si diceva) o propone una sala trattenimenti, mono o poli-funzionale (= tutto, fuorché cultura).

Sappia, egregio Sindaco, che tutto ciò che deroga alla esatta intestazione del progetto approvato è sotto la lente di ingrandimento della commissione cultura  e, a breve, anche di tutti gli organi con funzione di verifica in materia.

Ci rifletta, Sindaco non lo faccia per noi, ma per quella Castelbuono laboriosa, matura, che si contamina, che comprende, da lei tanto richiamata con formula canonica nell’incipit di ogni sua comunicazione. Noi restiamo sempre disponibili non perché si faccia ciò che vogliamo noi, ma perché si realizzino le soluzioni progettuali condivise. Ci possiamo arrendere davanti ad argomentate evidenze tecniche che negano i requisiti, mai davanti a pretese motivate solo con “perché lo dico io” o non motivate affatto. Il dialogo per noi resta sempre un privilegio, anche se ora sarà accettabile solo se confortato da fatti, non più da parole o promesse.

Ecco, abbiamo detto tutto per il momento. Dica lei adesso, risponda alle domande poste che trova nella sua cartella di posta elettronica istituzionale. Sappia che anche il non dire, il non rispondere, il nascondersi, spingerà il Comitato ad entrare nella fase in cui tutto ciò che deve essere fatto, sarà fatto.

Infine, per sdrammatizzare (ma non troppo), visto che la questione rischia di diventare un po’ antipatica, prendendo spunto dal consiglio del 29/11 e dalle accuse da lei lanciate domenica scorsa per la nostra presunta mancata presenza all’evento teatrale, le chiediamo:

Egregio Sindaco, la sala consiliare è un posto di teatro e noi del Comitato, in occasione dell’ultimo consiglio eravamo assenti. Che fa, dovevamo venire? E in quanti saremmo dovuti venire? Tutti le sarebbe bastato? O ce ne volevano anche altri? No, per evitare che, non le solite due persone come al Centro sud, ma in duemila vengano a chiederle: “Ma quelli che si stanno battendo per avere un teatro, perché non li vediamo mai in queste occasioni”? E avrebbero avuto ragione, visto che venerdì in consiglio si è parlato anche di un teatro, privato da recuperare con soldi pubblici. Dobbiamo ritenere che l’interesse si stia spostando verso il Cine teatro Astra?

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