TERREMOTO GIUDIZIARIO ALL’ARS 97 indagati fra capigruppo e deputati I NOMI

TERREMOTO GIUDIZIARIO ALL'ARS  97 indagati fra capigruppo e deputati I NOMI

 

 

PALERMO – Dai soldi trasferiti dai conti correnti dei gruppi parlamentari a quelli personali, dalle ceste di natale ai ristoranti, dai soldi fuori busta ai dipendenti ai pranzi al ristorante, dalle borse Louis Vuitton alle cravatte Hermes.

Sulla politica siciliana si abbatte il ciclone giudiziario. Tredici capigruppo della vecchia legislatura hanno ricevuto un invito a comparire davanti ai pubblici ministeri. L’inchiesta sulle spese fa tremare l’Ars. La guardia di finanza ha notificato i tredici avvisi di garanzia, ma gli indagati sono in tutto 97, di cui 83 parlamentari, fra ex e attuali in carica.

Gli avvisi di garanzia riguardano
 Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Antonello Cracolici, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola Leanza, Nicola D’Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini e Cataldo Fiorenza. Tra gli indagati anche il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone.

Tra gli altri parlamentari finiti sotto inchiesta per peculato l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, i deputati Nino Dina, Salvatore Cordaro, Gaspare Vitrano, Massimo Ferrara, Franco Mineo, Giuseppe Lupo, Bernardo Mattarella, Cateno De Luca, Riccardo Savona, Lino Leanza, Paolo Ruggirello, Salvino Pantuso, Carmelo Curenti e Alessandro Aricò. L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza e ha preso il via nel 2012. Le Fiamme Gialle nelle scorse settimane hanno depositato in procura un’informativa con i risultati degli accertamenti.

Nei prossimi giorni si dovranno presentare in Procura davanti ai sostituti procuratori Sergio Demontis, Maurizio Agnello e Luca Battinieri, e dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci. I finanzieri del gruppo tutela spesa pubblica hanno passato al setaccio migliaia di carte. Le indagini vanno avanti dal 2012 ed ora sono alla svolta.

La comunicazione di Cracolici in Aula
La storia è venuta fuori durante il dibattito sulla Finanziaria. Antonello Cracolici, deputato del Pd, ha preso la parola; “Mi sembra giusto dare questa comunicazione al Parlmanento. Ho ricevuto un avviso a comparire di fronte alla Procura di Palermo per atti legati al mio ruolo di capogruppo. Per evitare qualche interpretazione, retroscena o misteri su un’inchiesta giudiziaria nota e partita già tempo fa. Ho ritenuto giusto comunicarlo al Parlamento e lo farò domani con una conferenza stampa con la quale illustrerò ciò che mi viene addebitato. Ogni contestazione riguarda la mia attività di capogruppo. Non mi viene contestato di aver messo un euro in tasca”.

(LiveSicilia.it – Riccardo Lo Verso)
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