Turismo esperienziale, anche Castelbuono prova a dire la sua
Secondo i dati dell’osservatorio eCommerce B2C di Netcomm e Politecnico di Milano il settore più importante del commercio elettronico italiano è il turismo che nel 2012 ha realizzato vendite pari al 43% del totale.
I beneficiari di questo trend non sono però gli operatori italiani ma quelli stranieri che da tempo presidiano le 2 voci più importanti degli acquisti online: volo e albergo. Per gli imprenditori nostrani non tutto però è perduto perchè un terzo segmento di mercato sta emergendo con forza: il turismo esperienziale. E’ un tipo di turismo iniziato tanti anni fa con le settimane bianche evolutosi poi nel tempo con il trekking e il cicloturismo per arrivare nei giorni nostri alla scoperta di luoghi particolari, alle escursioni enogastronomiche, alle cene tipiche con persone del posto e alle cooking lesson.
Il filo conduttore è il viaggiare non solo per vedere dei luoghi ma anche per fare e sperimentare. A distanza di vent’anni saranno pochi i viaggiatori che ricorderanno l’albergo dove hanno alloggiato o il volo su cui hanno viaggiato, tutti invece ricorderanno ogni istante della loro visita privata presso una famiglia del luogo vivendone i momenti salienti, la sua cultura, la sua atmosfera.
A metà del mese di settembre sono stati lanciati a Ragalna, Ispica, Menfi e Castelbuono i primi Centri di Cultura Locale (CLC) di un progetto cofinanziato per € 1.700.000,00 dall’Unione Europea con il programma ENPI CBC-MED e che riunisce partner italiani, spagnoli, greci, libanesi, giordani, palestinesi, tunisini. Il progetto propone un nuovo tipo di offerta di turismo sostenibile che progetta itinerari tra cui non solo le mete famose (Palermo, Agrigento, Murcia, Granada, Atene, Olympia, Beirut, pneumatici, Amman, Petra, Gerusalemme, Betlemme, Tunisi, Djerba,. ..), ma anche destinazioni “minori” con caratteristiche accattivanti: i Centri di cultura locale.
Qui i turisti incontreranno le comunità e avranno l’opportunità di una full immersion nella cultura locale, di visitare il territorio come fosse un “museo a cielo aperto”, di imparare la preparazione di ricette tipiche e di mangiare con le famiglie locali, di capire, insomma, la Sicilia autentica al di là degli stereotipi.
Il Coordinamento generale del progetto è stato affidato a Nicolò Cusimano, Presidente della Pro Loco di Castelbuono ed a Laura Barreca, Direttore Museo Civico di Castelbuono, i quali, gratuitamente, metteranno a disposizione del progetto le proprie energie ed il proprio tempo libero.