Ulivo per Castelbuono: L’ennesimo record dell’amministrazione Tumminello

Ulivo per Castelbuono: L’ennesimo record dell’amministrazione Tumminello

Ieri sera, in Piazza Margherita, il sindaco Tumminello si è esibito nel numero che gli riesce meglio: l’arrampicata sugli specchi. Invece di rispondere, puntualmente e approfonditamente alle critiche che in due anni questo gruppo consiliare ed i partiti che lo compongono, gli hanno posto, continua a far finta di non vedere la realtà.
E ritenendo, evidentemente, che la banalità delle sue risposte ai problemi del paese non possa costituire un danno per lo stesso, ha condito il suo comizio con la solita ricetta: gossip, dicerie e ribaltamento della realtà. Circa due ore di vuoto pneumatico. Due ore che si possono riassumere, semplicemente, in questo modo: “??”.
Ma ieri è avvenuto un fatto che ha dell’incredibile, a Castelbuono. E di questo dobbiamo rendere merito interamente al sindaco Tumminello e alla sua amministrazione. Non era mai accaduto, infatti, nella storia politica del nostro paese, che un sindaco venisse invitato, dalla popolazione, a dimettersi “per fare un favore a se stesso e al paese”. Questo era scritto in un enorme cartello che campeggiava sul palco dal quale egli, di li a poco, avrebbe arringato quella trentina di persone che era presente.

A questo punto, delle due l’una; o la popolazione è così ignorante da non capire la enorme opera di bonifica che il sindaco Tumminello sta facendo rispetto ai danni incalcolabili fatti dalle precedenti amministrazioni; oppure la popolazione ha capito fin troppo bene il disastro verso il quale, questa amministrazione, sta portando il nostro paese. E inanellando record su record (negativi). In due anni si sono limitati a svolgere (male) l’ordinaria amministrazione. Si sono limitati a portare a termine il parco progetti ereditato dalle amministrazioni precedenti, ma nulla hanno fatto per metterne in cantiere dei nuovi. E siccome i tempi della burocrazia sono lunghi, questo modo di fare porterà Castelbuono a fermarsi, in tema di opere pubbliche, almeno per i prossimi dieci anni.

Passando di record in record, in due anni, decine di esercizi commerciali hanno chiuso bottega; il paese non può più essere considerato un esempio in fatto di raccolta dei rifiuti: la Castelbuono pulita, ormai, è solo un bel ricordo. Il turismo langue, e i ristoranti, gli alberghi, i B&B sono vuoti. E stanno iniziando a chiudere. Questo è
il risultato di una politica del “mordi e fuggi” che la giunta Tumminello ha sposato fin dall’inizio del suo mandato. Una politica che porta decine di pullman in paese, riempie le strade di visitatori….ma i negozi restano vuoti. Una politica che sta portando il Festival “Castelbuono Paese DiVino”, (che portava in paese il turismo d’elite, quello che riempie i ristoranti e gli alberghi) e Ypsivolley/Ypsisoccer ad abbandonare Castelbuono.
Ma di tutti questi record, il sindaco, non ha parlato affatto. Si è limitato a vivacchiare, come suo solito, sulla bolla di sapone sulla quale è seduto.
Ma la notizia vera gli è stata recapitata con quel cartello. Il sindaco ha avuto la sua occasione, che desiderava da anni, e non ha saputo sfruttarla. I castelbuonesi hanno capito, finalmente, perché non era mai riuscito a diventare sindaco. E’ stata necessaria un’Armata Brancaleone per portarlo dove è adesso. Un’Armata Brancaleone che ha perso almeno la metà dei suoi pezzi. Ed altri ne perderà per strada. E tutto questo in due anni, non in venti.
Di tutti i record qui citati e dei molti altri di cui è adorna la corona del sindaco, ne parleremo in Consiglio Comunale. E terremo informati i cittadini. Quegli stessi cittadini che gli hanno cordialmente recapitato la missiva nel giorno del suo comizio, invitandolo a trarre le dovute conseguenze del suo operato.

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