“Un vero colpo di genio… o un colpo di sonno?” L’avv. Lupo scrive al sindaco

Riceviamo e pubblichiamo da parte dell’avv. Mario Lupo
Non è uno scherzo. L’ha deciso il Sindaco: non siamo più “terùn”, siamo diventati “lumbàrd”
Mi ero riproposto di non commentare più quel che fa e disfa il caro nostro Sindaco. Ma mi è capitata fra le mani una sua ordinanza, con un “avviso” finale, a dir poco, sorprendente. E non ho resistito. Leggendo e rileggendo l’avviso non sapevo se piangere o ridere. Ho scelto alla fine… di piangere,… ridendo però, per il voltafaccia incredibile del nostro Comune, e di condividere il mio pianto… ridente con chi avrà voglia di leggere, qui di seguito, il perché.
Il nostro Sindaco, confermandosi autentico SuperMario e quindi dotato, come sappiamo, di SuperPoteri (… non se l’abbia a male l’altro Super Mario, il premier Draghi… ma il nostro lo è da almeno 30 anni), prima di concludere il suo terzo mandato, è riuscito, con uno dei suoi più fantasiosi colpi di genio, in un’impresa che sarebbe stata impossibile per tutti (pure per Salvini…) ma non, a quanto pare, per Lui: Castelbuono non fa più parte della Sicilia ma, per espressa dichiarazione del Sindaco, adesso fa parte della Regione Lombardia (sia detto fra di noi, proprio la Regione di quei leghisti inqualificabili che in una delle eruzioni dell’Etna di tanti anni fa, incitavano il vulcano a seppellire sotto la lava l’intera Sicilia). Di conseguenza, noi castelbuonesi non siamo più “terùn” ma adesso siamo diventati “lumbàrd”… e non per (de)merito di Salvini. (A proposito, un cattivo pensiero: non è che il Super vuole così fare l’occhiolino alla Lega Salvini… in preparazione delle prossime elezioni regionali?).
La sorprendente e rivoluzionaria notizia si ricava leggendo l’ordinanza sindacale del 20 luglio scorso (ometto il numero per ragioni di riservatezza) che “ordina” ad un cittadino la pulitura di un terreno confinante con una strada comunale. Nelle avvertenze finali e obbligatorie, si legge testualmente che avverso detto ordinanza «è ammesso, entro sessanta giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio (? – il Sindaco, nonostante i SuperPoteri, non sa, a quanto pare, che il termine per legge decorre dalla notifica dell’atto al soggetto destinatario…!!!) ricorso al Tribunale Amministrativo della Lombardia (il neretto è mio) o, in alternativa, entro 120 giorni, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica» (il neretto è sempre mio).
Ora, ammetto che capisco poco della materia (… in effetti, non sono all’altezza… anche come statura… del caro Sindaco), ma mi pare di ricordare, per averlo appreso… in gioventù, che i Tribunali Amministrativi Regionali sono stati istituti per i giudizi sugli atti e provvedimenti amministrativi emessi dalle autorità e dagli enti locali, cioè esistenti e operanti entro le singole Regioni, per cui esiste un Tribunale per ognuna delle Regioni.
E quindi, se l’ordinanza emessa dal Sindaco di Castelbuono è impugnabile avanti al TAR della Lombardia, non avanti al TAR Sicilia, vuol dire che Castelbuono, per decisione del Sindaco Super, con un incredibile voltafaccia, non fa più parte della Regione Sicilia, ma adesso (almeno dal 20 luglio scorso, data di emissione dell’ordinanza) fa parte della Regione Lombardia. Passaggio di Regione che è confermato anche dall’ulteriore avviso che l’eventuale ricorso straordinario va proposto al Presidente della Repubblica, non, invece, come stabilito per la Sicilia, al «Presidente della Regione Siciliana» (una delle tante esclusive peculiarità dell’autonomia regionale della Sicilia).
Che dire? Può darsi che qualcuno dei collaboratori anche politici del Super, per…dargli una mano, eccepirà che l’avere indicato il TAR Lombardia, anziché il TAR Sicilia, e il Presidente della Repubblica, anziché il Presidente della Regione Siciliana, sia stato frutto di un mero errore dovuto alla solita e normale operazione del “copia-incolla”, a quanto pare usata largamente nel nostro Comune. Il testo, in sostanza, qualcuno l’avrebbe copiato da qualche ordinanza di qualche Comune della Lombardia, scovata magari su internet… E nessuno si è accorto dell’errore o vi ha fatto caso, nemmeno il Super, anche se ha apposto la sua autorevole firma proprio a piedi dell’ “avviso” di rivolgersi al TAR Lombardia (… evidentemente non è solito leggere quel che firma… o forse, affaticato dai suoi molteplici impegni, è stato vittima di un improvviso colpo di sonno…).
Se così è, mi chiedo: è ammissibile che il nostro Comune pratichi queste attività di “copia-incolla”? E che passino inosservate per colpi di sonno o per incuria istituzionale? Ai “nemici da cuntintizza” la… facile risposta!
E figuriamoci… le risate con cui i Giudici del TAR Lombardia rigetterebbero l’eventuale ricorso che il malcapitato cittadino dovesse proporre avanti al medesimo TAR, fidandosi delle autorevoli “prescrizioni” del nostro SuperMario. Senza considerare i danni e le spese…
Per completezza, devo aggiungere che un altro esempio di incuria istituzionale, sempre relativo alle peculiarità statutarie della Sicilia, sebbene qui è aggravato dal “copia-incolla”, l’ho trovato anche in altra ordinanza (del 5 maggio scorso), sulla quale, però per brevità, qui non mi soffermo, ma, … se richiesto, non avrò difficoltà ad illustrarla.
Per oggi, quindi, mi fermo qui. Sono sicuro che il nostro passaggio da “terùn” a “lumbàrd” entrerà nella Storia. Almeno in quella di Castelbuono… “Ciceroniana”…, venuta fuori, ricordiamolo sempre perché dobbiamo essergliene grati, dalla rivendicata e continuamente ostentata formazione comunista del suo Capo assoluto (nonostante il fallimento europeo della dittatura comunista, SuperMario non si è arreso, e, come è noto, si è personalmente gemellato, “per sì e per no”, a spese nostre, con la Repubblica Socialista del Vietnam!). Appartenenza manifestata anche dalle fotografie del locale ex partito comunista e del suo attuale Movimento dei “Democratici”, incorniciate e arbitrariamente affisse nell’Aula consiliare della nostra Casa comune, usata così da lui come se fosse casa e cosa sua e del suo defunto partito.
Sono sicuro, infine, che il caro Sindaco, conoscendo io il suo cuore generoso, mi perdonerà non solo per il mio pianto… ridente provocato dal cambio di Regione e dal “voltafaccia” del nostro Comune, ma anche per questa raccomandazione finale: Caro Sindaco, sarebbe saggio, … anche per evitare altri ricorsi al TAR Lombardia, che Lei assumesse nel suo staff un esperto “correttore di bozze” che, di volta in volta, sappia correggere i piccoli, i grandi, i grandissimi errori che, se possono essere comprensibili quando capitano a persone comuni, certamente non lo possono essere se commessi da chi pretende di gestire con Super Poteri la cosa pubblica, cioè… quella cosa che appartiene a tutti noi cittadini. E non pensi a me per un simile incarico. Sì, lo so che sono bravo… ho corretto bozze per più di sessanta anni e tuttora non mi sfugge nessuno degli errori… degli altri. Ma ormai, cosa vuole, sono in pensione…
(Sia detto fra di noi: forse questo esperto “correttore” potrebbe anche adoperarsi, per esempio, perché il Nostro guarisca dalla sua gravissima sindrome di “tagliatore di teste” –…degli alberi… e, cosa ancora più grave, degli alberi interi ovunque vegetino–; ma anche dalla mania demolitrice che, sempre per esempio, vedrà l’assurdo abbattimento dell’edificio della Scuola Media da poco rinforzato e reso perfettamente agibile… a tempo indeterminato, per costruire al suo posto un nuovo edificio scolastico che potrebbe benissimo essere posizionato in un altro luogo, anche nelle vicinanze, mentre l’attuale potrebbe essere adibito ad attività di varia natura di interesse pubblico – sede di associazioni… etc. etc. –; e vedrà anche l’abbattimento del cine-Teatro Le Fontanelle per far posto ad una inutile sala multi usi –con relativa “autostrada” di accesso che verrebbe realizzata sulle fondamenta del Castello– facendo perdere tanta parte della cultura e delle tradizioni civiche che il nostro seicentesco Teatro contribuì nei secoli a formare e a fare esprimere. In una lettera pubblicata recentemente, il Sindaco scrive che la possibilità di realizzare l’auspicato teatro stabile o qualcosa di simile sarà affidata ad una variante da far redigere a gara d’appalto espletata, non prima… come dire “campa cavallo…”).
Caro Sindaco, possiamo sperare nell’opera salvifica di un bravo “correttore”?
Mario (ovviamente “inferior”) Lupo
Su http://www.blogsicilia.it ho appena letto un articolo dal titolo Sicilia rischia di chiudere, servono piu controlli, Musumeci richiama i prefetti. Insomma, Italia veramente NO FUTURE.
p.s.
Per le imperfezioni riscontrabili nei miei post chiedo venia alla Redazione ed ai lettori. Il mio laptop si comporta come il prefetto di Palermo e Mario Cicero e finir+a che un bel giorno lo prendero a calci.
Più che Italia no future, direi sud Italia e Sicilia non future. Basta che si legga la demografia. Certificata dall’ottimo superMario Castelbuonensis in un suo video di propaganda, modello ovviamente comunista, diffuso su whatzapp che sarebbe relativo a programma di TV2000, il Migliore (sempre castelbuonensis) ci informa sulle ricchezze economiche del nostro territorio e che il castello non può essere estirpato e delocalizzato… e tra le pieghe dei suoi asserti in cui, qui in DISSIDENZA da industria pesante e industria chimica e ARTIGIANATO PESANTE, ci dice che il comune è di 8600 residenti.
Stiamo velocemente andando giù e a capo di pochi anni saremo 7000 e rotti.
L’Italia del nord forse sopravviverà entrando nell’orbita tedesca il NE e francese il NO, sotto la Toscana non vedo futuro per nulla.
Caro avvocato e cari concittadini, il problema è che uno ormai è schiavo del potere perché senza non avrebbe campato gli altri sono schiavi della politica per avere è ricevere contentini lavoretti, questo è la linfa del tessuto sociale in cui si alimenta la politica brutta. Ultimamente noto che tanti giovani che hanno studiato che sono partiti che vivono fuori da questa fossa perché prima non avevano mai neanche avuto l’entusiasmo di arrivare a C.zo Luminaro per vedere il mondo l’orizzonte o sognare il futuro, visto dall’alto. Ecco oggi siamo sconfitti da un sistema che ha dato solo promesse e manifestazioni di supremazia, ecco il loro SUPER EROE i super poteri su sconfiggeranno solo con la Palamarite o con l’intelligenza il sapere, la cultura.
per l’opposizione. fate una copia dell’atto e mandatelo al Prefetto di Palermo, alla Presidenza della Regione, all’Anci. quanto meno prenderanno nota della secessione castelbuonese dalla Sicilia per annettersi spontaneamente alla Lombardia. Sicuramente ne avremmo servizi migliori. al più capiranno che levatura di amministrazione abbiamo la fortuna di avere, che mette all’albo pretorio tali perle
Ma secondo voi se uno non fosse sprovveduto al punto da non sapere che scaricando documenti dalla rete si rischia di essere pescati con le mani nella marmellata starebbe ancora alla corte di questo sindaco?
Egr. Avv. Mario Lupo, forse il sig. Alberto Acierno, nel commentare il suo scritto non ha del tutto torto.
Per chi da diversi anni ormai è impegnato a “governare” un vero “esproprio culturale” nella Comunità castelbuonese, fino al punto da convincersi e permettersi di dichiarare pubblicamente che chi esprime proprie opinioni o trascrive su Facebook citazioni, frasi poetiche e scritti di altri autori è un “ladro di cultura”, è assolutamente impensabile, oggi, permettersi di assumere un “correttore di bozze”, senza destare, in una parte dell’opinione pubblica, qualche sospetto di improvviso “rinsavimento” . Significherebbe, infatti, per il Sindaco pro-tempore screditarsi di fronte ad un popolo di elettori che finirebbe per negargli il consenso alle prossime elezioni. Del resto, come avrà potuto rilevare, in questa sua presuntuosa e spudorata arroganza, il primo cittadino, è sostenuto e confortato, ormai da tempo, anche da alcune “fedeli” Associazioni culturali locali e dai “nominati” nelle varie Istituzioni di Castelbuono che non mi pare si siano mai indignati per il modo di operare “incolto” del Primo cittadino, nonché Assessore alla cultura.
“Mala tempora currunt”, dicevano i latini, per lamentare la tristezza dei tempi o la difficoltà di determinate circostanze in cui si vive.
Pertanto, mi dispiace ammetterlo, ma il suo saggio consiglio al Sindaco di assumere un esperto “correttore di bozze” è del tutto, risibile, inutile ed “indecente”.
pensante curioso
Ma perché gli amici hanno dei così interessanti curricula?