Una singolare iniziativa: rivivere la storia recitando in una foto

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Chi non conosce la foto del Castello a corredo di questo articolo, forse la prima immagine fotografica del Castello dei Ventimiglia e la sua piazza. La ripresa probabilmente è stata effettuata in un freddo martedì mattina di un mese invernale dei primi 900. La foto immortala in un solo scatto tutta l’attività che si svolgeva nella piazza. Il Castello non era ancora comunale (sarà acquistato dai castelbuonesi nel 1920) ma al suo interno si svolgeva regolarmente il culto del martedì nella cappella di sant’Anna (le donne col capo coperto che scendono la scalinata). Lo stesso martedì si svolgeva la fiera del bestiame a cui erano interessati gli uomini (nella parte centrale).  Sulla destra la porta settentrionale di accesso al recinto è pericolante come i fabbricati contigui. A sinistra il fabbricato fatiscente del teatro comunale.foto2

Nel particolare, il  bestiame in vendita nella fiera e la bambina (con abiti non molto pesanti rispetto agli adulti) che si è fermata ad osservare il fotografo posando a terra la “cartedda” che doveva servire per chissà quale “survizzo”.

E’ proprio da questa foto parte l’idea di Dario Guarcello e cioè fare una sorta di revival dell’antica scena ritratta in chiave moderna, con tanto di attori e figuranti.  La proposta pubblicata su facebook sta riscuotendo grande successo tra gli internauti del social network. Sono già in tanti ad aver apprezzato e aderito a questa bizzarra iniziativa, chi fosse interessato ad avere più informazioni ed eventualmente a partecipare all’iniziativa può farlo  visitando questa pagina:

https://www.facebook.com/photo.phpfbid

In basso il post pubblicato da Dario Guarcello sulla sua bacheca Facebook

“Cari amici Castelbuonesi,
conoscete tutti questa foto storica che ci rappresenta in quanto viene donata a tutti gli ospiti illustri che vengono nel nostro paese dalle istituzioni o dalle associazioni. Ecco ho avuto un’ idea un pò bizzarra, ma molto facile da realizzare. Mi piacerebbe fare tutti insieme nuovamente la stessa foto nel 2014. Servirebbero dei volontari che si prestino a farsi fotografare negli stessi punti dei nostri predecessori, naturalmente non deve mancare la bambina, la carrozza e la gallinella. Poi sicuramente chi è più esperto potrà darci delle indicazioni tecniche su eventuali dettagli che ci sono in foto.
L’idea è quella di fare due tipi di foto una a colori ed una in bianco e nero. Ne ho parlato con alcuni amici e la cosa è piaciuta molto.”

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