Valeria Minutella, la mia idea sulle elezioni europee: le “mille ragioni” per votare Mario Cicero
Ho avuto modo di seguire, in più occasioni, la campagna elettorale di Mario Cicero. Ho avuto il piacere, anche, di introdurre il comizio che lo ha visto, insieme a Nichi Vendola, tornare in piazza Margherita a parlare alla nostra Castelbuono.
Ho voluto metterci la faccia e parlare del bisogno di sinistra in questa Europa, della necessità di una politica diversa che dia una nuova speranza alla mia generazione.
Ho ricevuto diversi apprezzamenti per la passione che ho trasmesso nel mio breve intervento ma, più di una volta, i complimenti terminavano in “voterei Mario, ma…”, adducendo presunte ragioni molto diverse tra loro, alcune contraddittorie e tutte a mio avviso indotte da “caporali” interessati.
Esistono mille ragioni per votare Mario Cicero in questa tornata, oltre alla Lista Tsipras.
Votare un castelbuonese alle elezioni europee è intanto una possibilità mai verificatasi nella storia ed anche difficilmente ripetibile: è una grande opportunità di sviluppo per Castelbuono e le Madonie ed è una vera occasione di dimostrarsi comunità integra, scevra da invidie e gelosie, come succedeva una volta.
A Castelbuono poi, ha tanti altri altri significati. E’ il riconoscimento umano, non solo politico, all’impegno onesto di un castelbuonese che per il Paese si è speso con tutto se stesso, ad un modo di fare politica a tempo pieno e lontano da interessi personali.
Penso che votare Mario Cicero sia un modo vero di riportare il nostro amato Paese sotto le luci internazionali per la sua bellezza, la voglia di fare che contraddistingue tutti noi, la nostra capacità di andare oltre i colori di un partito per distinguere e riconoscere chi ha fatto molto per la nostra comunità e chi invece vive solo di una luce riflessa, non potendo, o non sapendo, stare al passo con tutto quello che Mario Cicero ha costruito per Castelbuono.
Per chi dice, inoltre, che la lista non supererà il 4% rispondo che, a giudicare da ciò che si sente in giro e da ciò che ho registrato intorno alla candidatura di Mario, questa è la leva più subdola per scoraggiare proprio quei voti oltre lo sbarramento, a cui il PD e il M5S non riescono ad arrivare da sé. Ho sempre pensato che la favola del “voto utile” sia stata inventata per manipolare le nostre coscienze: il voto utile c’è, esiste, ed è proprio quello che noi esprimiamo liberamente, senza condizionamenti. E’ quello che noi riteniamo utile per la nostra vita, le nostre scelte, per il nostro futuro. Non esistono sondaggi premonitori, perché le percentuali di voto le decidiamo noi con il nostro voto. Ridurre al minimo l’astensionismo sarebbe già una vittoria per la Sicilia, l’Italia e, permettetemi, per l’intera Europa.
Ridurre l’astensionismo e votare Mario Cicero sarebbe una grande, irripetibile vittoria per Castelbuono.
Valeria Minutella
Quanto sopra pubblicato può essere ammissibile quale commento ad un post, è esagerato e fuori luogho la sua pubblicazione quale articolo principe.
“Aborro”, quindi, la pubblicazione da parte del blog del “libero” pensiero interessato da parte di una sostenitrice del candidato Cicero. Un tale spot può andare bene se propinato agli elettori in fase di campagna elettorale porta a porta (ricerca del voto) o in fase di un pubblico comizio e….BASTA.
a parte che la lista Tsipras rappresenta istanze non sempre condivisibili nelle soluzioni proposte…
ma io mi immagino le macchiette a Bruxelles…
…io le macchiette a Bruxelles le immagino solamente. Purtroppo, però, sorbisco le macchiette che questa amministrazione ci presenta quotidianamente!!! (sigh!)
Nel lontano 62 ci fu un tale che quasi senza il suo volere, venne candidato come consigliere alle comunali del suo paese. Il candidato Sindaco era un massone ma questo lo sapevano in tanti ma non abbastanza perché la notizia fosse di dominio pubblico. Gli attivisti del candidato che sapevano il tale essere ben voluto dal parroco, andarono da quest’ultimo e gli chiesero il voto per il suo amico.
Il parroco si rifiutò, forse perché sapeva di che stoffa era fatto il candidato sindaco, e gli amici-attivisti andarono a dire al tale: sai il parroco si è rifiutato di votarti. Ecco uno dei tanti risvolti negativi della politica: il rischio di essere usati è altissimo.