Vandalismo a Cefalù, bruciata bandiera italiana issata al Palazzo Comunale
Cefalù si sveglia nel peggiore dei modi, registrando un atto vile di vandalismo accaduto nella notte tra il 7 e l’8 gennaio proprio nella centralissima piazza Duomo.
Ignoti hanno infatti bruciato il grande vessillo tricolore issato sulla facciata del Palazzo Comunale, peraltro in un giorno particolare, infatti il 7 gennaio ricorre la Festa del Tricolore, istituita per ricordare la nascita della bandiera nazionale e l’adozione del tricolore nella Repubblica Cispadana.
Non si hanno notizie al momento di possibili ipotesi sugli autori del vandalismo, si confida però che un contributo possa essere fornito da qualche telecamera presente in zona.
Il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, in merito all’accaduto, ha diffuso la seguente nota su FB:
Certo di interpretare i sentimenti di tutti i cefaludesi, desidero esprimere forte condanna, vibrante indignazione e profondo sdegno per il vile e codardo atto di dare alle fiamme il grande vessillo nazionale esposto nella facciata della Casa comunale in occasione della Giornata Nazionale della Bandiera.
Esprimo massima fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine, che stanno conducendo le indagini per giungere all’identificazione degli autori del gesto scellerato. Nell’attesa che si faccia luce sull’accaduto e con l’auspicio che i responsabili vengano presto assicurati alla giustizia, desidero ricordare che il Tricolore è il simbolo dell’affermazione dello Stato e degli ideali di democrazia e giustizia, valori per i quali molti italiani hanno sacrificato la loro vita.
La Bandiera è un testimone che viene passato da generazione in generazione.
Per questo la Città di Cefalù, nell’esprimere ferma condanna per il vilipendio perpetrato, manifesta sentimenti di condivisione e rispetto per tutti gli italiani che, nel Tricolore e nella Costituzione, si riconoscono concittadini.
Ecco, vedete? Lapunzina non ha fatto alcuna opera di prevenzione altrimenti avrebbe potuto benissimo tagliare la bandiera e oggi non sarebbe successo niente. E’ inutile Siti carusi.
L’atto è di una gravità assoluta. C’è poco da scherzare. Viva l’Italia, viva il Tricolore.
Spero tanto che il colpevole o i colpevoli vengano presto identificati e comminata loro la massima pena prevista dall’art. 292 del c.p.
Spero tanto che lei capisca che qui gli anarchici e i sovversivi in genere non c’entrano niente. C’entra invece la balordaggine di quattro cani sciolti che magari si dichiarano contro gli immigrati, contro i neri e auspicano fortemente i pieni poteri all’uomo forte. E poi, un giorno danno fuoco a un barbone, un giorno a una bandiera, un giorno a una macchina e un giorno alla loro donna, così come si accende il barbecue. E’ una delle tante contraddizioni della società e della politica di oggi. Dell’uomo sta rimanendo solo l’animale che è dentro di lui.
Buonisti del cactus. Quando capirete invece che servono solo pene esemplari e certe? Per tutti. Per chi dà fuoco ad un barbone, ad una bandiera, ad una macchina, alla propria donna ed al barbecue.
Ma cosa c’entra il buonismo col mio commento, aquila? Qui si dice che coloro che hanno fatto ciò magari chiedono pene esemplari ma solo per i neri.