YPSIGROCK: svelati i nuovi ospiti della XIX edizione

Ypsigrock svela i nuovi ospiti del cast della XIX edizione del Festival dell’estate italiana, tutti in scena a Castelbuono dal 6 al 9 agosto, negli splendidi e ricercati scenari della cittadina siciliana.

La line up, che conta le esibizioni uniche in Italia di Future Islands, Metronomy, Battles, The Sonics, Temples, Kate Tempest, East India Youth, Bipolar Sushine, The Fat White Family oltre alle attese tappe del tour italiano dei Notwist e di Micah P. Hinson, si arricchisce con Be Forest e Clap! Clap!. Mentre Rhò, Kush, e Younger and Better sono le band vincitrici di “Avanti il Prossimo…2015” il contest con cui l’associazione Glenn Gould ha selezionato i gruppi emergenti che affiancheranno gli artisti nelle esibizioni negli stage del Festival.

Il prezzo definitivo dell’abbonamento al festival, che prevede esclusivamente l’ingresso ai concerti, è di 73 euro. Sempre sul sito www.ypsigrock.com al prezzo di 37 euro è possibile acquistare i posti per l’Ypsi Camping, istallato all’interno dell’area attrezzata di San Focà, immersa in pieno Parco delle Madonie che accoglie tutti coloro che alla musica vogliono unire una vacanza all’area aperta.

Anche quest’anno Ypsigrock rinnova la partnership con il Museo Civico di Castelbuono promuovendo le due mostre “As unreal as everything else” di Seb Patanee “Grand Hotel ed des Palmes” di Luca Trevisani sotto il segno dello spirito di sperimentazione contemporanea audio-visuale che anima il Festival e l’attività di ricerca del Museo. Durante i giorni dei live del Festival, in programma dal 7 al 9 agosto, verranno presentate le opere video degli artisti sulla facciata del Castello dei Ventimiglia, trasformando la piazza e l’architettura del Castello in una gigantesca tela visiva che renderà tutto il contesto ancora più sorprendente.

BE FOREST

I Be Forest sono Costanza Delle Rose (voce e basso), Nicola Lampredi (chitarra), Erica Terenzi (batteria). Dopo Cold, esordio con il botto, rilasciato nel 2011, accolto positivamente dalla critica e dal pubblico e un riuscitissimo tour europeo. il gruppo ha pubblicato nel 2014 Earthbeat, secondo album, molto più ragionato, che ha lanciato la band verso una nuova consapevolezza. I suoni più istintivi dell’esordio fanno spazio ad una maggiore attenzione alle ritmiche dei singoli strumenti, anche grazie alla collaborazione di Lorenzo Badioli ai synth. I Be Forest hanno lavorato sulle sfumature senza discostarsi molto dall’impalcatura dello sonorità dark-wave e shoegaze che contraddistinguono da sempre il loro sound.

CLAP! CLAP!

Cristiano Crisci, dopo innumerevoli produzioni firmate con i più svariati moniker (Digi G’Alessio Bobby Kebab) e molteplici sperimentazioni, arriva con il progetto Clap!Clap! a toccare, tra la fine del 2014 e gli inizi del 2015, i vertici dell’elettronica nostrana riuscendo ad imporsi con una ventata di freschezza e spontaneità. L’esordio del producer fiorentino con il moniker Clap! Clap! è Tayi Bebba!, rilasciato lo scorso anno, un viaggio onirico lungo 17 tracce dove litanie in loop sono mischiate a suoni visionari, atmosfere clubbing, linguaggi ipnotici e astratti. Un sound molto variopinto, frutto di una grande conoscenza musicale rielaborata in maniera originale cercando di sfuggire a quelle che sono le etichette di un genere.

RHÓ

Rocco Centrella, aka Rhò, debutta nel 2011 con l’autoprodotto Kyrie Eleison, un album il cui concepimento è durato un anno, fatto di canzoni evocative e minimali. Rhò ha scritto le tracce nella sua camera da letto e si è occupato anche in prima persona della registrazione, del mix e mastering. Rhò nei suoi pezzi confeziona delle vere e proprie architetture sonore fatte da mix armonici di suoni acustici ed elettronici. Poco più di un anno la sua “As You Hope” è stata la colonna sonora per la campagna promozionale del documentario Killing Kennedy per la regia di Ridley Scott. Il video di questo pezzo, inoltre, è stato anche l’anteprima dell’Ep Nebula rilasciato lo scorso ottobre.

YOUNGER AND BETTER

Gli Younger and Better nascono nel 2012 dalle valvole incandescenti di un VOX in Converse e jeans strappati, che ubriaco per le vie di Sheffield si è innamorato di un’onda quadra, trucco sfatto e sigarette. Colpa della vita o di chissà cos’altro , lo stile della band si impregna di influenze indie, post-rock, dubstep e drum’n’bass, portando sul palco cupe e furiose atmosfere costituite da chitarre taglienti e bassi subsonici, scandite da rullate a 260 bpm e scoppiettìo di valvole surriscaldate.

KUSH

KUSH è Alessandro Cuscinà music producer che in in questi anni si è avvicinato al fenomeno della musica a 8-bit. Affascinato dai pionieri della cosidetta Micromusic Italiana (Mat64, Pira666, Tonylight, Cobol Pongide, Flavio). Da sempre ossessionato nel collezionare vecchie drum machine, groovebox anni ’90 e synth analogici, sperimenta sonorità che spaziano dalla 8-bit all’elettronica rilasciando 3 Ep e un album su Bandcamp, il tutto autoprodotto.

Fonte: www.myreviews.it – di Davide Vignola

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