Castelbuono: nessun risparmio con l’app MyCicero. Dopo 3 mesi l’amministrazione ci ripensa e cambia le regole

Avevamo dato notizia nel maggio scorso dell’introduzione della nuova app Mycicero come qualcosa di rivoluzionario che avrebbe permesso agli automobilisti castelbuonesi di risparmiare significativamente sul costo della tariffa di parcheggio sulle strisce blu. Il nuovo sistema di pagamento avrebbe consentito infatti di pagare i minuti effettivi di sosta e cosi è stato fino a lunedì scorso, quando allertati da alcuni commentatori su un certo cambio di direzione abbiamo potuto verificare il dietrofront dell’amministrazione comunale.

Per farla breve a partire da lunedì 20 agosto il pagamento della sosta su strisce blu, effettuato dall’app MyCicero, prevede una tariffa minima di 0.80 euro a prescindere dalla durata complessiva, il che significa che anche un solo minuto di sosta tornerà a costare l’intera tariffa oraria di 0.80 euro. La scelta dell’amministrazione risulta criticabile almeno per due motivi: il primo, non è stata diramata alcuna comunicazione in merito alla suddetta profonda modifica. In secondo luogo è stato completamente rinnegato il motivo per cui il software era stato introdotto, ossia il risparmio per gli automobilisti, peraltro la stessa amministrazione con toni entusiastici aveva comunicato attraverso una nota stampa l’introduzione dell’app e il risparmio che ne sarebbe derivato.

A circa tre mesi di distanza il dietrofront, senza nessuna informativa o motivazione. Una scelta che certamente non passerà inosservata tra i cittadini e i tanti turisti che ogni giorno lottano alla ricerca di un insperato parcheggio nel centro storico.  Situazione che per certi versi sta creando un danno di immagine al Comune soprattutto per il fioccare delle multe nei giorni festivi a visitatori che in buona fede ritengono la domenica esente dal pagamento del parcheggio. Molte sono le segnalazioni ricevute in merito alla questione, come per esempio la mancanza di una segnaletica ben visibile all’entrata del paese, che indichi chiaramente possibilità di parcheggio in via Mazzini o fatto ancora più grave l’assenza di parcometri nelle zone a pagamento. Inoltre non si capisce il motivo per cui siano state abolite le schede parcheggio da trenta minuti che avrebbero permesso di risparmiare sulla sosta soprattutto ai residenti che di conseguenza sono meno motivati all’acquisto presso attività commerciali del centro storico. La domanda allora nasce spontanea “si vuole far cassa in questo modo, mettendo le mani in tasca ai cittadini?” a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca.

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