Cefalù, minaccia due ragazze poi aggredisce un carabiniere

Da giorni inseguiva ragazze minorenni all’uscita da scuola e chiedeva denaro sotto la minaccia di violenza. È il caso scoperto dalla compagnia dei carabinieri di Cefalù di cui è comandante Guglielmo Palazzetti. I fatti. Un brigadiere aveva appena finito il servizio in caserma quando, durante una pausa in un bar del centro, è stato avvicinato da due ragazzine. Erano spaventate dalla presenza dell’uomo che dall’uscita della scuola le stava seguendo.

Le due ragazze hanno subito raccontato al carabiniere di essere da giorni sottoposte a un’attenzione invasiva di un uomo che, come poi si accerterà, veniva dallo Zen di Palermo. Era proprio lui che le perseguitava ovunque, dalla via Roma fino al corso Ruggero.
Il sottufficiale chiedeva all’uomo di allontanarsi. Ma per tutta risposta si sentiva minacciato. Dopo un nuovo richiamo, Giovanni Di Martino, già conosciuto alle forze dell’ordine per rapine furti e minacce, afferrava una sedia di ferro del bar per colpire il carabiniere che è riuscito non solo a evitare i colpi ma anche a bloccare l’uomo fino all’arrivo di una gazzella.
Al brigadiere, portato all’ospedale, è stato medicato un dito della mano per una microfrattura con prognosi di quindici giorni. All’aggressore, invece, giudicato per direttissima davanti al tribunale di Termini Imerese, è stato imposto l’obbligo di dimora a Palermo, dove risiede.
Tanta la paura anche dei genitori delle ragazze che hanno denunciato l’uomo per estorsione e minaccia. I carabinieri lo hanno denunciato anche per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
L’invito da parte delle forze dell’ordine in casi come questo è quello di riferirsi immediatamente ai propri familiari o in alternativa direttamente ai corpi di polizia, affinché si possa in tempo evitare il peggio.

(Fonte: Lavoceweb.com – Mariangela Micicotto)

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