Comitato spontaneo: l’attuale amministrazione sarà ricordata per aver distrutto la scuola Minà Palumbo

Nella giornata del 7 aprile 2022, sul blog  Castelbuolive è apparsa una dichiarazione del Presidente della Regione, in cui lo stesso si complimenta con l’Ufficio speciale per la progettazione e l’avvio di numerosi cantieri, tra i quali l’adeguamento sismico del plesso scolastico “Francesco Minà Palumbo” del Comune di Castelbuono.

Crediamo che il Presidente della Regione, in assoluta buona fede, non sia a conoscenza dello scempio che è stato realizzato dall’attuale Amministrazione con tale opera.

La nuova scuola, che ha voluto fortemente l’Amministrazione, non è conforme alle Linee Guida sulla costruzione degli edifici scolastici pubblicate dal MIUR nel 2013 ed  è priva di spazi adeguati per i nostri ragazzi: il progetto del nuovo edificio è carente per la mancanza di aule ove ospitare gli alunni, ne occorrono 14, invece, ne sono previste solo 12; di parcheggi; di aule per i laboratori musicali, linguistici, artistici e scientifici; di una palestra; di una adeguata sala mensa.

L’edificio scolastico in fase di costruzione, peraltro, ha comportato l’abbattimento repentino, la vigilia di Capodanno, di una parte della scuola Minà Palumbo; non sappiamo ancora chi precisamente, nonostante il quesito sia stato posto pubblicamente più volte, tra gli Amministratori, il RUP e/o il Direttore dei lavori, abbia dato l’ordine di procede all’abbattimento della scuola.

Una demolizione violenta, avvenuta sotto gli occhi increduli di ragazzi, insegnanti e semplici cittadini, in sole tre ore (!), e sembrerebbe senza il rispetto delle misure previste nel Piano di Sicurezza e soprattutto in aperto contrasto con il Piano delle demolizioni e con il Piano di sicurezza e coordinamento allegati al progetto esecutivo, in cui si legge testualmente: “i lavori di demolizioni dei corpi “C” “A” e “B” dovranno essere eseguiti dopo la chiusura dell’anno scolastico e le aree interessate saranno inibite ai non addetti al lavoro con recinzione di cantiere e circoscritte da pannelli fonoassorbanti”; pannelli fonoassorbenti  ancora oggi non installati.

Anche il DUVRI inviato dal Dirigente Scolastico al Comune di Castelbuono in data 27 dicembre 2021, prot. n. 12468, ribadisce che “i lavori di demolizione dei corpi “C” “A” e “B” dovranno essere eseguiti dopo la chiusura dell’anno scolastico e le aree interessate saranno inibite ai non addetti al lavoro con recinzione di cantiere e circoscritte da pannelli fonoassorbenti”.  

Ancora una volta siamo costretti a porre due domande: chi ha dato l’ordine di abbattere il corpo “C” della scuola prima della chiusura dell’anno scolastico e senza avere installato i presidi di sicurezza? Perché il Dirigente Scolastico, in difformità da quanto previsto dal DUVRI, consente ai ragazzi e al personale scolastico di accedere all’istituto durante l’anno scolastico e senza le misure di mitigazione previste?

Lo sconcerto dei cittadini è ancora vivo e lo sarà per molto tempo, atteso che la demolizione della scuola, ammodernata con i soldi pubblici (sono stati spesi oltre un milione di euro negli ultimi anni), ha provocato e continuerà a provocare enormi disagi.

Tutto ciò poteva essere evitato solo se l’attuale Amministrazione non avesse cambiato il progetto originario che prevedeva semplicemente l’adeguamento sismico dell’edificio storico esistente; come ha affermato la Soprintendenza, infatti, il fabbricato principale è una costruzione degli anni 50 che ha una valenza architettonica e formale che non avrebbe dovuto essere demolito, ma solo riqualificato.

Anche in questo caso siamo costretti a porre due domande: perché non adeguare l’edificio storico esistente, come avevano suggerito i rilievi tecnici 2018? Chi risponderà di questo colossale sperpero di danaro pubblico, tenuto conto che l’edificio era stato oggetto di precedenti finanziamenti che comportavano precisi vincoli di mantenimento che non sono stati rispettati?

Giungono notizie da genitori ed alunni, peraltro, che in questa fase di esecuzione dei lavori vi sono forti tremori in alcune aule, rumori assordanti e continuo sollevamento di polveri sottili. 

Nelle premesse della Deliberazione n. 102 del 22 giugno 2021 di approvazione del progetto, la Giunta Municipale ha affermato che i corpi “C”, “B” ed “A” degli edifici esistenti devono essere abbattuti perché i materiali strutturali di costruzione sono altamente degradati.

Ciò fa nascere interrogativi ancora più inquietanti a cui occorre dare URGENTE risposta:

attesa “l’elevata condizione di degrado dei materiali strutturali” non vi è il rischio del collassamento improvviso dei corpi “A” e “B” dell’edificio scolastico ancora da abbattere?

le trivellazioni necessarie per la realizzazione delle paratie di sostegno per il nuovo edificio, da realizzare ad appena 5 metri dall’edifico non comportano il rischio di collassamento dei Corpi “A” e “B” dell’edificio esistente, attesa l’elevato degrado dei materiali strutturali, mettendo a repentaglio la vita di alunni e personale scolastico?

E’ intuitivo che occorre intervenire con urgenza.

Gli interrogativi sono tanti, ma una certezza l’abbiamo: il Presidente della Regione sarà ricordato per il finanziamento della scuola, mentre l’attuale amministrazione resterà nella storia per avere demolito la Minà Palumbo (sperando di non andare oltre).

Per chi vuole visionare gli atti del progetto esecutivo e verificare ciò che stiamo scrivendo basta semplicemente collegarsi al seguente link ove sono pubblicati gli atti:

                                                                                                                                                                                                                                                                              Il Comitato spontaneo Salviamo la Minà Palumbo

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