Energie Rinnovabili a Castelbuono per tutti! Non sarebbe l’ora?


Cari amici e concittadini, l’argomento cui oggi voglio trattare, è legato in parte allo spunto datomi durante la seconda parte del 2° Consiglio Comunale, da Carmelo Mazzola. Nella quale mi precisava in merito al diniego dell’installazione di pannelli fotovoltaici a Castelbuono, soprattutto all’interno del centro storico. Che non fosse per volontà diretta della Sovrintendenza di Palermo (che ha un suo ruolo in ogni caso!) ma fosse espressione di una delibera n° 22 del 27/03/2007, dell’allora amministrazione Cicero (Potete trovare la delibera originale a questo link). Tale argomento è stato discusso “animatamente” su Castelbuono Live da molti utenti! Io con questo mio post spero di dare un contributo chiarificatorio in tal senso!

 

Ma il mio intento specifico è legato più che altro, alla mia opinione che alla luce delle elevate esigenze energetiche mondiali quotidiane, e che nello specifico, che non si può più pensare di affidarsi esclusivamente alle classiche fonti non rinnovabili. In relazione a ciò che si è promesso anche in campagna elettorale, quando si parlava di costruzioni eco-sostenibili, con un occhio di riguardo a fonti rinnovabili, visto che è stata effettuata la variante del piano regolatore per le zone residenziali stagionali (cosa che permetterà, credo, di incentivare nuovamente il motore dell’edilizia!). Mi auguro che di qui a breve tutto ciò possa fare da molla verso un atteggiamento più favorevole verso questo indirizzo. Nonché mi auguro che le future case siano costruite seguendo schemi di costruzione, oltre più eco-sostenibili, anche energeticamente meno dispersive. Visto che siamo in Sicilia, terra che vede il sole quasi 365 giorni l’anno, in primis io ritirerei, per esempio, proprio quella delibera che vieta la possibilità ai cittadini che risiedono all’interno del centro storico di installare sistemi o pannelli fotovoltaici che in ogni caso non impattino in maniera eccesivamente vistosa, a livello visivo. Considerato che esistono pannelli fotovoltaici integrati nelle tegole stesse (qui potete visualizzarne un esempio). Certo magari al momento avranno un costo superiore ai classici pannelli che già qualcuno ha installato nelle zone periferiche di Castelbuono, ma considerato il trend verso le rinnovabili e gli incentivi disponibili credo che la cosa a breve potrebbe essere fattibile. Io preciso non sono un esperto in materia, ma credo che persone più esperte di me potranno confermarvi che la strada è quella. Paradossalmente, gli edifici pubblici già adesso si devo adeguare agli standard imposti dalla comunità europea.

 

Ma non mi dilungo oltre, perché voglio proporvi una relazione di Giampiero Trezzini, laureato in giurisprudenza discutendo una tesi sulla Tutela del paesaggio. Ha conseguito due master di II livello: in Diritto dell’ambiente e in  Pianificazione delle aree protette e gestione dei sistemi paesistico ambientali. Svolge attività di ricerca presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca in forza di un dottorato in Diritto pubblico per l’economia e presso l’Ass. Giuristi per le Isole, con la quale – tra l’altro – organizza convegni scientifici su tematiche legate alle questioni insulari. E’ socio ordinario dell’Ass. Nazionale dei Consulenti Ambientali (AICA).

 

Nella relazione che segue traccia un excursus dei meccanismi di incentivazione utilizzati dal Governo italiano, a partire dai Certificati Verdi del D.l.gs. 79/1999 fino alle bozze dei decreti sul nuovo “conto energia”, per far comprendere il difficile equilibrio tra utenti finali ed investitori delle fonti rinnovabili.

 

Gli attesi decreti sul nuovo “conto energia” per il fotovoltaico e sulle incentivazioni alle altre fonti rinnovabili sono oggi chiamati a dare risposta a due pesanti realtà: da un lato le richieste di riduzione dei rincari alla spesa sul consumo energetico avanzate dagli utenti finali (i quali restano gli unici destinatari del carico finanziario necessario ad alimentare il sistema delle incentivazioni), e dall’altro le esigenze di coloro che, spinti da condizioni fin troppo favorevoli, hanno investito nel mercato delle fonti rinnovabili.

 

La politica delle incentivazioni, per troppo tempo cieca alle oscillazioni di mercato, al progresso delle tecnologie e alle reali condizioni di sviluppo delle rinnovabili energetiche nel territorio, rischia oggi di ledere il principio del legittimo affidamento tra cittadini ed Autorità pubblica.

 

Se è vero, infatti, che i cittadini si affidano all’Autorità pubblica per la tutela di determinate situazioni giuridiche e che confidano nel comportamento di quest’ultima per il conseguimento di un dato risultato, allora occorre riconoscere che tale affidamento è stato leso nel momento in cui l’Autorità pubblica – nel tentativo di incentivare lo sviluppo delle fonti rinnovabili – non ha posto in essere tutte le premesse necessarie affinché ciò avvenisse nel migliore dei modi.

 

Una politica disattenta ha infatti prodotto squilibri che inizialmente hanno danneggiato gli utenti finali ed oggi – alla luce delle previsioni dei due decreti in approvazione – rischiano di colpire gli investitori che operano nel mercato delle rinnovabili.

 

La relazione che segue traccia un excursus dei meccanismi di incentivazione utilizzati dal Governo italiano a partire dai Certificati Verdi del D.l.gs. 79/1999 fini alle bozze dei decreti cui si è fatto cenno in apertura.

 

Per saperne ancora di più: “Verso la Grid Parity – Speciale”

Fonte: ilgrillodipalermo

 

“Post Scriptum”

 

In qualche post fa vi avevo accennato ad un intervista indiretta fatta dal giornalista e storico Giuseppe Spallino tramite Castelbuono.org all’ex sindaco di Castelbuono, Mario Cicero. Qual’ora lo voleste potete andare a leggere le sue risposte a questo link. L’unico giudizio che esprimo è tale a quello già espresso nei miei post precedenti! E ancora tutt’oggi ritengo che avrebbe dovuto dimettersi da consigliere comunale, o quanto meno se pensava di voler ricoprire un altro ruolo altrove, nel comprensorio madonita, avrebbe potuto pure non candidarsi come consigliere comunale. Ma evidentemente non è facile ragionare “col senno di poi” da “politico di professione” quale è lui e molti altri come lui. Preciso che il mio è il ragionamento da tipico “grillino” (Qualunquista, demagogico, anti-politico…..pensatela come volete!) non è un attacco personale, nei confronti di Mario Cicero che stimo e ringrazio per tutte le cose positive che ha fatto per questo paese!

 

Certo queste mie parole saranno viste come provocazioni scandalose e inammissibili. Ma io credo sempre che non esistano “pateterni” che sappiano e debbano fare tutto! D’altronde, l’ha detto anche il ct della nazionale Prandelli, “Siamo un paese vecchio!” (E meno male che l’ho ha detto a Napolitano!!!) riferendosi alla mancanza di ricambio generazionale. Comunque vi prometto che (forse) non tornerò più sull’argomento! Tanto qui ognuno fa occhi e orecchie da mercante! Mi auguro che prima o poi vi rendiate conto che è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e non farsi convincere che esistano altre persone (anche tra di voi) in grado di portare avanti questo paese, che sia Castelbuono o L’Italia.

 

Per il momento è tutto!

 

Come sempre con affetto

Il Grillo Castelbuonese

 

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