Quale futuro per l’estate Siciliana? Su Repubblica focus su Ypsigrock e gli altri eventi

E’ stato pubblicato domenica scorsa sulle pagine di Repubblica un interessante reportage sugli eventi a rischio in Sicilia a causa dell’emergenza coronavirus. L’articolo è a firma di Tullio Filippone e Gigi Razete.

La Sicilia rischia di svegliarsi in una estate senza musica. E’ l’incubo che vivono ormai da marzo gli organizzatori dei grandi concerti e dei festival siciliani, che ogni giorno che passa vedono sfumare il loro calendario musicale. Mika, i Simple Minds, Ben Harper, Claudio Baglioni, Tiziano Ferro, il concerto di Radio Italia al Foro Italico, la stagione del teatro di Verdura, il festival Ypsigrock di Castelbuono restano tutti in cartellone, ma non vendono un biglietto da un mese e si allontanano sempre di più. Con un bilancio devastante: in estate andrebbe in fumo un indotto da 50 milioni di euro.

Tra gli eventi a rischio, come detto, c’è anche l’Isola felice dei festival di agosto – l’Yspigrock, l’Indiegeno, l’Ortigia Sound, il Beat Full – che aspetta alla finestra. «La salute è al primo posto, ma finché non ci comunicano un scelta chiara continuiamo a lavorare per il festival con metà maggio come scadenza – dice Gianfranco Raimondo dell’Ypsi­grock, uno dei festival indie più in portanti d’Europa, con un giro di af­fari di 500-700mila euro – Dai primi di marzo abbiamo perso il pubblico internazionale, ma temiamo anche una ricaduta psicologica del pubblico».

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Cosa ne pensi? Commenta!x