“Questo mese di agosto non lo dimenticheremo mai”. La testimonianza di un medico castelbuonese che ha contratto il Covid

Pubblichiamo in basso la testimonianza del medico castelbuonese Roberto Piro che opera all’ospedale di Reggio Emilia. E’ un invito a vaccinarsi alla luce della sua esperienza personale, in quanto ha contratto il Covid nonostante avesse da tempo fatto il vaccino senza il quale però le cose sarebbero andate molto peggio

Il primo del mese, io, Anna, Francesco e Lorenzo ci siamo ritrovati ammalati di covid. Siamo stati sempre molto attenti e, a dimostrazione di quanto sia subdolo questo virus, non abbiamo idea di come/dove l’abbiamo preso. Sono state settimane pesanti, per tanti motivi.

In primis dal punto di vista fisico perchè abbiamo avuto sintomi importanti e debilitanti, a partire dalle difficoltà respiratorie. Al tempo stesso eravamo preoccupati per gli altri: per le persone che nei giorni precedenti erano state intorno a noi e per i colleghi che si trovavano improvvisamente a doverci sostituire nei turni in ospedale.

Il tempo è passato in un modo del tutto anomalo, così come anomale erano le percezioni sensoriali che avevamo. Mentre sui social network leggevo di gente che invocava la “libertà” a proposito dei tavolini a cui sedersi, noi eravamo chiusi in casa a combattere contro una malattia che ha già fatto (anche davanti ai miei occhi) oltre 4 milioni di vittime. Ma non eravamo vaccinati? Si, certo: fortunatamente. Ho motivo di credere che se non lo fossimo stati le cose sarebbero andate molto peggio. Il #vaccino riduce nettamente la probabilità di trovarsi un tubo in gola o un metro di terra sopra la pancia, cosa che noi infatti ci siamo scampati. Nella sfortuna, abbiamo avuto un grande vantaggio: essere insieme e uniti come famiglia. Io al mio fianco avevo la persona migliore del mondo e di cui sono sempre più innamorato. Francesco e Lorenzo sono stati fantastici e siamo davvero orgogliosi di loro. L’affetto che ci arrivava da fuori, poi, ci ha aiutato nei momenti di inevitabile debolezza. Dopo vari tamponi positivi, da ieri siamo tutti e quattro negativi. Oggi ho ricominciato a lavorare, anche se per ora non posso fare il 100% di quello che facevo prima (ma è solo questione di tempo). Stamattina rientrare in ospedale è stato emozionante, un po’ come lo furono il primo giorno o la prima guardia. Perchè racconto tutto questo e perchè lo faccio ora?

Da un lato condividere questa esperienza mi aiuta a sentirla alle spalle. Dall’altro perchè ancora una volta sento il dovere di dire a tutti che dobbiamo continuare a guardarci le spalle da questo virus: riprendiamoci la nostra vita e teniamola stretta, vaccinandoci e tenendo alta la guardia. Roberto Piro

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